POLITICA

Regione Basilicata consiglieri di minoranza: “Costi politica restano priorità ”

Il documento a firma dei consiglieri di minoranza Viviana Verri, Alessia Araneo, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Piero Marrese, Angelo Chiorazzo e Gianmichele Vizziello

“La stampa ha, giustamente, attenzionato il provvedimento recentemente approvato dalla maggioranza in Consiglio regionale che ha abolito l’obbligo di rendicontare 1950 euro (obbligo di rendicontazione avviato con Pdl primo firmatario Lacorazza X Legislatura) e aumentato l’importo delle somme a disposizione per le spese dei collaboratori dei gruppi consiliari”.

E’ quanto pongono in rilievo i consiglieri di opposizione Verri e Araneo (M5s), Cifarelli e Lacorazza (Pd), Marrese (Bd), Angelo Chiorazzo e Gianmichele Vizziello (Bcc).

“Va rimarcato – continuano – che la minoranza si è astenuta dal votare il provvedimento, poiché il contenimento dei costi della politica resta una priorità così anche il sostegno e il supporto all’attività dei gruppi e dei consiglieri che hanno limitate risorse umane, soprattutto se giustamente retribuite, rispetto alla più consistete macchina amministrativa e politica di cui dispone il Governo della Regione.

Quest’ultimo aspetto è stato alla base dell’iniziale condivisione della proposta di legge da parte della consigliera Verri, componente dell’ufficio di presidenza, avendone ravvisato uno strumento utile a potenziare l’attività dei gruppi consiliari, se ben utilizzato (va precisato che si tratta di somme che vengono attribuite ai gruppi solo ed esclusivamente in funzione dell’assunzione di personale, in assenza della quale rimangono nella disponibilità dell’ente e non del singolo consigliere)”.

“Diverso è il tema – sottolineano i consiglieri – che attiene al venire meno della rendicontazione di parte dei rimborsi, per i quali noi intendiamo mantenere volontariamente l’impegno ad utilizzare almeno un terzo delle somme per il compenso ai collaboratori personali, non avvalendoci della facoltà di utilizzarli liberamente.

Queste le ragioni – spiegano i consiglieri – che hanno indotto la consigliera Verri a prendere le distanze dal provvedimento già in commissione e la minoranza tutta ad astenersi sia in commissione sia in Consiglio quando il provvedimento è giunto, in maniera molto frettolosa, in Aula ed è stato approvato, è bene chiarirlo, dalla sola maggioranza.

Ribadiamo la nostra netta contrarietà a qualsiasi scelta, presente o futura – aggiungono i consiglieri firmatari del documento – che vada nella direzione di aumentare le spese della politica, diversamente da quanto voluto da Pittella e dalla sua maggioranza come atto inaugurale della legislatura, e  auspichiamo che venga attuata la disposizione contenuta nell’articolo 34 dello Statuto provando a mettere meglio nelle condizioni le opposizioni di esercitare il proprio ruolo.

Questo tema c’è. Il rafforzamento delle collaborazioni ai gruppi può essere affrontato con dipendenti regionali o di altre pubbliche amministrazioni?

Con quali procedure e quali costi? Sono i temi – concludono – che abbiamo posto e sui quali vorremmo confrontarci”.

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