CRONACA

Scontro aperto tra Israele e Hezbollah, lanci di droni e razzi

Attacco dei miliziani sciiti per vendicare la morte di Shukr, l'esercito israeliano risponde

Idf: ‘Revocate le restrizioni agli assembramenti a Tel Aviv’

Ma non nelle zone di confine a nord, dopo gli attacchi notturni TEL AVIV Il comando del fronte interno israeliano ha revocato le restrizioni per gli assembramenti nella zona di Tel Aviv, tranne la linea del fronte al nord, che erano stati applicati questa mattina dopo gli attacchi degli Hezbollah.

Lo fa sapere l’Idf.

Libano, Onu esorta a cessare il fuoco e de-escalation

Il contingente delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) e l’ufficio del Coordinatore speciale delle Nazioni Unite in Libano (Unscol) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, invitando “tutte le parti a cessare il fuoco e prevenire qualsiasi escalation”.

“La cessazione delle ostilità, seguita dall’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è l’unica via per un progresso sostenibile nella situazione. Continuiamo i nostri contatti con l’obiettivo di spingere le parti a ridurre le tensioni”, si legge nel testo in cui la situazione lungo la Linea Blu tra Libano e Israele viene definita “preoccupante”.

Dall’Egitto appello a Hezbollah-Israele per ridurre tensioni

L’Egitto segue “con grande preoccupazione l’escalation in corso sul fronte libano-israeliano e fa appello alla necessità sia di compiere sforzi internazionali e regionali concertati per ridurre le tensioni e l’instabilità nella regione, sia di lavorare per ristabilire la calma e contenere l’escalation” stessa.

Lo si legge in un comunicato del ministero degli Esteri egiziano pubblicato dopo gli attacchi incrociati Hezbollah ed Israele delle ultime ore.

“L’Egitto mette in guardia sui pericoli legati all’apertura di un nuovo fronte di guerra in Libano e sottolinea l’importanza di preservare la stabilità e la sovranità” del Paese, “evitando che la regione sprofondi in uno stato di instabilità generalizzata”, viene aggiunto.

“Gli sviluppi pericolosi e accelerati che si verificano nell’area del sud del Libano sono una chiara indicazione dei pericoli contro i quali l’Egitto aveva precedentemente messo in guardia”, si legge nel comunicato. “Sullo sfondo dello sviluppo della crisi nella Striscia di Gaza e degli attacchi israeliani contro il popolo palestinese nella Striscia stessa, un’escalation nell’area è irresponsabile”.

“L’Egitto ribadisce l’inevitabilità di un cessate il fuoco globale e della fine della guerra in corso nella Striscia di Gaza, al fine di risparmiare alla regione ulteriori fattori di instabilità, conflitti e minacce alla pace e alla sicurezza internazionali”, conclude il comunicato.

Il Libano: ‘fermare l’aggressione e applicare la risoluzione Onu’

Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha convocato stamane il Comitato ministeriale di emergenza per una riunione presso la sua residenza a Beirut, e ha comunicato ai ministri del suo governo di essere impegnato “in una serie di contatti con gli amici del Libano per fermare l’escalation”.

Lo riferiscono fonti di stampa libanesi, secondo cui Mikati ha sottolineato che “prima di tutto è necessario è fermare l’aggressione israeliana e applicare la risoluzione 1701” approvata dalle Nazioni Unite nell’agosto del 2006.

L’Egitto vuole scaglionare il ritiro israeliano da Filadelfia

“L’Egitto fa pressione per segmentare”, quindi scaglionare, “il ritiro israeliano dal corridoio “Filadelfia al fine di convincere Hamas”: lo scrive su X la tv di notizie in arabo Al Hadath, aggiungendo che “Il Cairo insiste sull’evacuazione del valico di Rafah fin dal primo giorno di attuazione della tregua a Gaza”.

Al Hadath, estensione del canale Al Arabiya, una delle principali reti di notizie in Medio Oriente, scrive ancora che “l’Egitto ha confermato ad Hamas il proprio rifiuto di qualsiasi presenza israeliana permanente nel corridoio Filadelfia”.

L’Egitto chiede a Israele di ritirarsi dal valico di Rafah

Il quotidiano saudita al Hadath ha riferito che l’Egitto ha chiesto a Israele di rinunciare al controllo del valico di frontiera di Rafah durante i primi giorni di un eventuale cessate il fuoco.

I mediatori egiziani intanto, in vista del vertice di oggi, hanno tentato di ridurre le distanze tra Israele e Hamas e di fare pressione su Israele affinché elimini gradualmente la presenza delle sue truppe lungo la rotta Filadelfia, la zona cuscinetto tra Gaza e il Sinai egiziano.

I funzionari del Cairo avrebbero detto a Hamas di essere d’accordo con la sua posizione di rifiuto di qualsiasi presenza israeliana permanente lungo il corridoio di confine.

Fonte Libano: ‘Israele ha preso di mira 31 villaggi’

Sono almeno 31 i villaggi e le aree circostanti prese di mira da raid effettuati da aerei da combattimento o droni israeliani nel sud del Libano dall’alba fino alle 10:30, secondo quanto ha affermato una fonte della sicurezza libanese citata dal quotidiano L’Orient le Jour online.

Media, nuovi ‘dettagli tecnici’ sulla proposta di tregua

“Fonti di Al Arabiya: La delegazione di Hamas ha ricevuto ieri dalla parte egiziana dettagli tecnici riguardanti la proposta di tregua”, scrive stamattina su X la tv panaraba dopo che, come emerso ieri, venerdì l’Egitto avrebbe trasmesso al gruppo islamista che governa Gaza le parti modificate del progetto-ponte dell’accordo (gli aggiornamenti riguardavano in particolare il valico di frontiera di Rafah e il corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra la Striscia e il deserto egiziano). Nel breve messaggio Al Arabiya non fornisce informazioni sui dettagli della proposta.

Tel Aviv apre 240 rifugi, chiuse spiagge e siti culturali

Il comune di Tel Aviv ha dichiarato di aver aperto 240 rifugi in tutta la città per il pericolo di missili e razzi, aggiungendo che se necessario potranno essere utilizzati anche i parcheggi.

Le attività ricreative sono state le annullate, chiuse le spiagge e le istituzioni culturali, secondo le linee guida del Comando del Fronte Interno.

Fonte Idf: ‘Hezbollah era pronto a lanciare 6mila missili’

L’esercito israeliano (Idf) ha deciso di lanciare un attacco preventivo nel sud del Libano dopo aver ricevuto informazioni di intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare 6mila missili ininterrottamente per un’ora a cominciare dalle 5:00 del mattino di oggi su molti centri israeliani, compresa Tel Aviv. Lo ha riferito una fonte di alto livello dell’Idf a Channel 12.

Cina: ‘prioritario un cessate il fuoco permanente a Gaza’

La Cina si impegna “a promuovere la pace e a sostenere la giustizia sulla questione del Medio Oriente”, tutelando tutte le parti nella salvaguardia dei loro legittimi diritti e interessi” e, in particolare, la Palestina nel ripristino dei suoi legittimi diritti nazionali.

“La priorità immediata – ha riferito il ministero degli Esteri, nel resoconto dei media statali – è che tutte le parti in conflitto implementino le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e creino le condizioni per un cessate il fuoco completo e permanente a Gaza il prima possibile”. L’auspicio è che anche gli Usa “adottino un approccio responsabile”.

‘Sventato un attacco di Hezbollah al quartier generale del Mossad’

Una fonte della sicurezza israeliana ha riferito a Ynet che l’esercito ha sventato un attacco nella zona di Gilot, vicino Tel Aviv, dove si trovano il quartier generale del Mossad e la base dell’unità 8200, corpo d’élite dell’intelligence.

L’Idf stima che Hezbollah stia attualmente valutando la situazione ed esaminando i risultati dell’attacco e le conseguenze, l’allerta è massima poiché il lancio di razzi e droni contro Israele potrebbe essere solo la prima parte dell’operazione decisa dalle milizie sciite.

Ufficio di Netanyahu ai ministeri, prepararsi a eventuale escalation

Il direttore dell’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu , Yossi Shelley, ha convocato il forum dei dirigenti dei ministeri per discutere sui preparativi in caso di escalation.

All’incontro parteciperanno i dirigenti dei ministeri della Salute, dei Trasporti e dell’Energia per riferire sui loro piani.

Netanyahu, determinati a fare di tutto per difendere Paese

“Siamo determinati a fare di tutto per difendere il nostro Paese, per riportare gli abitanti del nord in sicurezza nelle loro case e per continuare a sostenere una semplice regola: se qualcuno ci fa del male, noi rispondiamo facendogli del male”: lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando al Gabinetto di sicurezza.

Idf, 230 razzi e droni su nord Israele, feriti e danni

L’esercito israeliano (Idf) rende noto che circa 210 razzi e 20 droni sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele durante l’attacco di questa mattina di Hezbollah. Alcuni proiettili sono stati intercettati, mentre altri hanno avuto un impatto, causando danni e feriti. Molti razzi hanno colpito anche aree aperte.

Hezbollah: ‘per oggi attacco a Israele è terminato’

Hezbollah ha annunciato che il suo attacco su larga scala contro Israele per oggi è “terminato”. “La nostra operazione militare di oggi è stata completata e portata a termine”, ha dichiarato in un comunicato il gruppo sostenuto dall’Iran. Le “rivendicazioni israeliane di un’azione preventiva effettuata… e di aver sventato l’attacco della resistenza sono affermazioni vuote”, ha aggiunto.

Media: ‘negoziatori israeliani in partenza per Il Cairo’

Secondo una fonte politica di alto livello, nonostante l’attacco in corso tra Israele e Hezbollah e il peggioramento della situazione, il team negoziale israeliano è in partenza per il Cairo dove oggi è previsto il vertice per i colloqui su un accordo di tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Lo riferisce la tv pubblica Kan.

L’imminente arrivo nella capitale egiziana viene confermata su X da Al Arabiya, che, citando il proprio corrispondente, scrive: “Una delegazione di negoziatori israeliani si recherà al Cairo tra poche ore”.

Dal canto suo un’altra tv panaraba Sky News Arabia, sempre su X, sottolinea che “la delegazione di negoziatori israeliani si recherà oggi al Cairo nonostante l’escalation sul fronte nord”.

Libano, ‘un morto in attacchi Israele nel sud’

Una persona è stata uccisa negli attacchi israeliani nel sud del Libano: lo ha reso noto il governo. Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che una persona è morta oggi in un attacco israeliano contro un veicolo nel sud del Paese, dopo che Israele ha lanciato quelli che ha definito attacchi preventivi contro Hezbollah.

Un “attacco israeliano di un drone contro un’auto nel villaggio di Khiam” ha ucciso una persona, ha affermato il ministero della Sanità in una dichiarazione diffusa dalla National news agency (Nna).

Il movimento Amal, alleato di Hezbollah, ha successivamente annunciato che un combattente di Khiam è stato ucciso. Il ministero ha anche riferito che due persone, tra cui un uomo siriano, sono rimaste ferite in “una serie di raid israeliani” nel sud, secondo quanto riporta la Nna.

Idf, colpiti 40 siti di Hezbollah nel sud del Libano

Quaranta postazioni di lancio di Hezbollah nel sud del Libano sono state colpite dall’esercito israeliano, ha riferito l’Idf.

Netanyahu: visti preparativi attacco, abbiamo agito subito

“Questa mattina all’alba abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah, che era pronto ad attaccare Israele, abbiamo dato ordine all’esercito di agire subito per eliminare la minaccia.

L’Idf sta operando con forza, ha distrutto decine di razzi diretti al nord. Chiedo ai cittadini di Israele di seguire le indicazioni di sicurezza”, lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella riunione del Gabinetto di sicurezza conclusa alle 8:36 ora locale, le 7:36 ora italiana. “Colpiamo chi ci colpisce”, ha aggiunto Netanyahu.

Idf, 100 caccia distruggono migliaia di lanciarazzi di Hezbollah

L’esercito israeliano ha annunciato che 100 aerei dell’aeronautica militare hanno distrutto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah puntati sul centro e sul nord del Paese.

Idf, riaperto l’aeroporto internazionale di Tel Aviv

Il portavoce dell’Idf ha reso noto che l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è stato riaperto alle 7 del mattino ora locale, le 6 in Italia. Il principale scalo israeliano era stato chiuso nelle prime ore del mattino in seguito ai raid di Hezbollah che, secondo fonti politiche di Ynet, intendevano colpire anche l’aeroporto.

L’attacco di Hezbollah puntava al ministero della Difesa di Tel Aviv’

Hezbollah aveva puntato al ministero della Difesa a Tel Aviv ed altri obiettivi strategici nel centro di Israele. Lo ha riferito una fonte politica alla tv pubblica israeliana Kan. I sistemi di difesa hanno funzionato.

Intensi raid di Israele su Gaza in attesa dei colloqui al Cairo

Prima di lanciare l’offensiva contro gli Hezbollah in risposta alla rappresaglia libanese e in attesa del vertice di oggi al Cairo per Gaza, l’esercito israeliano ha lanciato raid aerei sulla Striscia uccidendo oltre 70 persone.

Lo riporta Al Jazeera. L’escalation – rileva l’emittente del Qatar – è avvenuta mentre i media segnalavano la mancanza di progressi sostanziali nei colloqui tra i mediatori per un cessate il fuoco a Gaza, con Hamas che, secondo un funzionario palestinese, avrebbe lasciato la capitale egiziana.

Nella Striscia di Gaza ieri – aggiunge al Jazeera – l’esercito israeliano ha ucciso almeno 71 palestinesi, mentre i carri armati avanzavano sulla città centrale di Deir el-Balah, costringendo più di 100.000 persone a fuggire in due giorni. Le forze israeliane hanno assaltato il campo profughi di Balata, a est della città di Nablus, in Cisgiordania, e hanno arrestato un giovane dopo aver fatto irruzione nella sua casa.

Le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa hanno affermato di aver risposto all’irruzione sparando una pesante raffica di proiettili contro i soldati israeliani. L’Idf hanno fatto irruzione in diversi villaggi della Cisgiordania durante la notte, prendendo d’assalto la città di Husan a ovest di Betlemme, Baqa al-Hatab, a est di Qalqilya,Kafr Aboush, Kafr Zibad e Kafr Jamal, a sud di Tulkarem, riferisce l’agenzia di stampa Wafa.

Biden sta monitorando eventi in Israele e Libano

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett, ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta “monitorando attentamente gli eventi in Israele e Libano”.

“È stato impegnato con il suo team di sicurezza nazionale per tutta la notte”, afferma Savett. “Sotto la sua direzione, alti funzionari statunitensi hanno comunicato ininterrottamente con gli omologhi israeliani. Continueremo a sostenere il diritto di Israele a difendersi e continueremo a lavorare per la stabilità regionale”.

Hezbollah, lanciati 320 razzi e droni su Israele

Il gruppo terroristico Hezbollah afferma di aver lanciato più di 320 razzi verso il nord di Israele nelle ultime ore, insieme a diversi droni carichi di esplosivo.

In una dichiarazione, Hezbollah afferma di aver preso di mira 11 basi militari nel nord di Israele. Un video che circola online mostra un drone di Hezbollah che colpisce un’autostrada nel nord di Israele.

Idf, Hezbollah lancia droni e razzi, noi colpiamo in Libano

Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari rende noto che l’esercito sta colpendo le postazioni di Hezbollah in Libano da cui partono i razzi contro Israele. “Stiamo rimuovendo le minacce al fronte interno israeliano.

Decine di aerei stanno ora attaccando obiettivi in ;;diverse aree del Libano meridionale”, afferma Hagari. “Hezbollah sta lanciando razzi e droni contro Israele.

I nostri sistemi di difesa aerea, le navi della Marina e gli aerei dell’Aeronautica stanno proteggendo i cieli del Paese, identificando e intercettando le minacce e colpendo ovunque in Libano, dove è necessario rimuovere le minacce e colpire Hezbollah”.

Idf, raid su centinaia di obiettivi in territorio libanese

I caccia dell’aeronautica militare israeliana hanno attaccato centinaia di obiettivi nel territorio libanese. L’Idf ha reso noto che decine di razzi di Hezbollah sono stati lanciati dal Libano sulla Galilea.

Hezbollah, via a rappresaglia per l’omicidio di Fuad Shukr

Hezbollah afferma di aver avviato un attacco su Israele in risposta all’uccisione del comandante militare del gruppo terroristico, Fuad Shukr a Beirut.

In una dichiarazione, la milizia sciita ha detto di aver lanciato droni esplosivi contro Israele, prendendo di mira siti militari. Secondo quanto riportato dal quotidiano saudita Al Arabiya, finora sono stati lanciati più di 100 razzi dal Libano verso il nord di Israele.

Aeroporto Tel Aviv, voli fermi per ragioni di sicurezza

L’Autorità aeroportuale israeliana ha annunciato che, a causa delle condizioni di sicurezza, i voli in partenza dall’aeroporto Ben Gurion sono in ritardo e non decolleranno nelle prossime ore. I voli diretti all’aeroporto vengono dirottati verso altri aeroporti della zona. L’Autorità consiglia ai viaggiatori di informarsi presso le compagnie aeree sulle modifiche degli orari.

Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza

Il primo ministro Benjamin Netanyahu convocherà il gabinetto di sicurezza alle 7 ora locale, lo ha annunciato il suo ufficio. La riunione plenaria del Consiglio dei ministri regolarmente programmata non si terrà questa mattina.

Gallant, stato di emergenza in Israele per 48 ore

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza in Israele per le prossime 48 ore. La “situazione speciale sul fronte interno” consente al Comando dell’Idf di emanare restrizioni.

Israele annuncia un massiccio attacco in Libano

L’esercito israeliano ha fatto sapere di avere avviato degli “attacchi preventivi” in Libano per “prevenire attacchi di Hezbollah in larga scala” e ha invitato la popolazione ad allontanarsi dalle zone in cui opera l’organizzazione.

L’offensiva è stata lanciata – afferma l’Idf – dopo aver rilevato preparativi da parte degli Hezbollah. Un avviso in lingua araba ai residenti del Libano meridionale avverte: “Stiamo monitorando i preparativi di Hezbollah per effettuare attacchi su larga scala sul territorio israeliano vicino alle vostre case. Siete in pericolo. Stiamo attaccando ed eliminando le minacce di Hezbollah”.

ANSA

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