Us Open, Sinner batte Michelsen e va al terzo turno
Prossimo avversario O'Connell, che ha eliminato Bellucci. Avanzano Musetti, Paolini, Errani e Arnaldi
Ancora una giornata positiva per gli italiani agli US Open di New York.
Jannik Sinner ha chiuso in bellezza la giornata azzurra battendo lo statunitense Alex Michelsen per 6-4, 6-0, 6-2 in un’ora e 41 minuti di gioco.
In precedenza erano andati avanti anche Matteo Arnaldi, Sara Errani e Jasmine Paolini, in quest’ultimo caso per il ritiro della sua rivale Karolina Pliskova. Prima ancora molto bene anche Lorenzo Musetti, impostosi su Miomir Kecmanovic al termine di un’autentica maratona tennistica.
Contro Michelsen Sinner ha dato prova di una superiorità tale che, a parte la fase iniziale del match, in cui ci sono stati due break a favore del tennista di casa, per il resto l’incontro non ha avuto storia, terminando in un’ora e 39 minuti di gioco.
“Non gioco ancora il mio miglior tennis, ma crescero'”, il commento di Sinner. “Ogni posto è differente – ha aggiunto Sinner – devo trovare il ritmo e forse migliorare un paio di cose, piccoli dettagli che a questo livello fanno la differenza: il servizio, i colpi da fondo, come andare a rete.
Ancora non mi sento come voglio ma userò il giorno di riposo per trovare il ritmo. Ma sono molto contento di essere al terzo turno”.
Al terzo turno Sinner troverà dall’altra parte della rete l’australiano Christopher O’Connell, n.87 del ranking, che ha stoppato in quattro set la corsa di Mattia Bellucci (n.101 Atp), promosso dalle qualificazioni.
Bella prova da parte di Musetti. Il bronzo olimpico di Parigi lo ha trasformato, gli ha regalato quella serenità e, forse, quella consapevolezza in se stesso che ora gli permettono di affrontare con semplicità maratone tennistIche e vincerle.
Lorenzo Musetti si è qualificato al terzo turno degli Us Open. E’ la seconda volta nella sua brevissima carriera ed arriva al termine di una battaglia con l’amico Miomir Kecmanovic, durata quattro ore sul cemento di Flushing Meadows e risolta soltanto al quinto set nel corso del quale il carrarino ha anche dovuto annullare due match point all’avversario.
E’ la tenuta psicologia dell’italiano che ha meravigliato. D’altronde le sue doti tecniche sono apprezzate anche dai colleghi e amata dai tifosi che, di qualsiasi nazionalità, impazziscono per quel rovescio ad una mano che è ormai una rarità nel tennis moderno.
La partita è stata combattuta ed è terminata con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-4, 2-6, 7-5.
Come si sussurra nel circus, Lorenzo è finalmente “on fire”.
Finalmente perché le attesi nei suoi confronti sono sempre state altissime. Giovanissimo talento e promessa del tennis mondiale, era quasi rimasto schiacciato da questa pressione, come se essere tra i primi 30 al mondo mondo non fosse già un successo.
La colpa è stata di quegli Australian Open Junior vinti nel 2019, all’età di 16 anni e 10 mesi, che lo trasformarono nell’italiano più giovane di sempre a essersi aggiudicato uno Slam Under-18.
Poi l’ascesa di Jannik Sinner, di cui è grande amico, ha indirettamente distolto le attenzioni su di lui, ex numero 1 al mondo Unfer 18. La svolta pochi mesi fa: l’ingresso di Corrado Barazzutti nel suo team coach al fianco di Simone Tarantini e, soprattutto, la nascita del figlio a inizio gennaio.
Nel terzo turno l’italiano, attualmente 18/o della classifia mondiale, se la vedrà con lo statunitense Brandon Nakashima (n.50 Atp) che nei match precedenti ha eliminato Holger Rune al primo turno e Arthur Cazaux al secondo.
Non ci sarà invece Matteo Berrettini, battuto da Taylor Fritz per 6-3, 7-6, 6-1 in poco più di due ore di gioco. “Adesso sto bene, ma è stato un peccato non esser riuscito ad allenarmi e a giocare qualche torneo prima di arrivare qui – il commento del tennista romano -.
Ho avuto una flebite a una vena del polpaccio: mancava nella lista! Non sapevo neanche cosa fosse, mi si è indurito e pensavo fosse il muscolo. Ovviamente non ho perso per questo motivo, ma allenarsi poco in vista di uno Slam non è mai la cosa ideale”.
Ma Berrettini non demorde: “Sono iscritto in tutti i tornei in Cina e a Tokyo. Ho tanta voglia di giocare. Se dovessi essere convocato per la Davis sarei contentissimo di rappresentare l’Italia, altrimenti andrò subito in Cina”.
ANSA