CULTURA E EVENTI

BARI – Di Voce in Voce Al via venerdì 20 settembre la sedicesima edizione per il festival dedicato alla musica popolare e d’autore

Al via venerdì 20 settembre la sedicesima edizione per il festival dedicato alla musica popolare e d'autore organizzato dall'Associazione culturale Radicanto

Entra nel vivo la sedicesima edizione del festival Di Voce in Voce, la rassegna dedicata alle produzioni musicali originali, organizzata dall’Associazione Culturale Radicanto con il contributo a sostegno della Regione Puglia, dei Comuni di Bari e Bitonto, della Camera di Commercio di Bari e di Puglia Sounds.

Una manifestazione che, dal 20 settembre al 6 ottobre 2024 sceglie ancora una volta due luoghi della cultura di prim’ordine della regione, come il Teatro Abeliano di Bari (via Padre Massimiliano Kolbe 3) e la Chiesa di San Francesco d’Assisi della Scarpa di Bitonto (via Ferrante Aporti), dove i concerti saranno gratuiti, fino ad esaurimento posti.

La programmazione barese, ospitata dal Teatro Abeliano prenderà il via venerdì 20 settembre alle ore 20.30con il concerto di Maddalena Scagnelli & Giuliana De Donno: un viaggio storico-musicale dedicato alla piccola arpa di tradizione popolare europea.

Un percorso storico-musicale che dal meridione d’Italia porta all’Appennino piacentino e al Monastero di Bobbio, di antica fondazione irlandese. Il repertorio ripropone i brani tradizionali e colti, appresi e tramandati generalmente ad orecchio quali tarantelle, polke, quadriglie, serenate, pastorali, spesso eseguiti insieme a mandolini, violini.

A seguire, alle ore 21.30, sarà la volta dello show di jazz e world music del Francesco Moramarco Ensemble, band di cinque elementi composta dallo stesso Francesco Moramarco (chitarra e voce), Nanni Teot (tromba e flicorno), Grazia Lombardi (voce e violino), Francesco Lavecchia (basso elettrico), Donato Manco (batteria).

Sabato 21 settembre alle 20.30 sul palco salirà il Samuel Mele Trio, che presenta lo spettacolo dal titolo Il Santo Sforzo di capire cosa sia l’Amore, in cui il seme della forma autoriale, cantautoriale, acquisisce radici tradizionali, folk, world, tra un personalissimo distillato di un’armonia che ricorda quella sudamericana e l’unicità delle sonorità mediorientali dell’oud e il ney, che preannunciano una forma canzone capace di superare le vicende ordinarie della vita dell’umano e di ritornare al contatto con un tipo di amore divino, un amore per la vita, per sé stessi.

Seguirà, alle 21.30 lo show della savonese Caledonian Companion, quartetto che presenta un repertorio dedicato all’arpa irlandese, strumento presente dal lontano medioevo sia in Scozia sia in Irlanda.

Un concerto accattivante ed evocativo, che presenta i diversi aspetti della tradizione di queste terre così magiche. Si ascolteranno struggenti “Lament”, malinconiche “Arie” per arrivare sino al vivace e accattivante repertorio legato alla danza dove “Jig & Reel” dominano la scena.

Domenica 22 settembre si parte alle ore 19.00 con il concerto della cantante romana Chiara Casarico che, accompagnata da Desirèe Infascelli alla fisarmonica, si esibirà in un concerto spettacolo omaggio all’iconica artista siciliana Rosa Balistreri dal titolo Rosa di Rosa.

Uno show in cui si alternano sapientemente alcune delle canzoni più belle ed emozionanti della cantautrice siciliana, con alcuni brani recitati della sua vita; un percorso musicale che propone una Sicilia cruda ed essenziale, attraverso la storia e le emozioni di una donna che si è affrancata dalla miseria e dalla violenza attraverso il canto, portando nella sua arte e nella sua pelle la disperazione dei reietti e il riscatto dei poveri cristi.

Alle ore 20.00, poi, sarà la volta dei Radicanto, con un omaggio a Domenico Modugno dal titolo Trapunto di stelle: un viaggio emozionante attraverso la poetica frizzante e carica di pathos di Domenico Modugno, capace di rievocare un pezzo importante della storia e del costume dell’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri.

Un concerto tratto dall’omonimo disco dei Radicanto e che intende contestualizzare l’arte di Domenico Modugno restituendola alla sua terra di provenienza.

Non a caso la Puglia sta vivendo proprio in questi anni una sorta di Rinascimento, basti pensare a come il Salento è stato in grado di valorizzare la cultura musicale legata alla Taranta e alla Pizzica, rendendola un fenomeno popolare in tutta Italia e all’estero e ricevendone un grande ritorno in termini di immagine e di indotto economico. Così una figura come quella di Modugno, che da Polignano a Mare, provincia di Bari, ha portato le sue radici in giro per il mondo, può essere il perno intorno al quale costruire la nuova musica di questa parte di Puglia.

IL FESTIVAL

Da sedici anni il festival “Di Voce in Voce”, organizzato e diretto dall’associazione culturale Radicanto, punta a riscoprire i contatti e i confini che si snodano attraverso le regioni pan-mediterranee in un percorso affascinante e diacronico, unite da un vento che sa parlarci di tradizione e innovazione, di continuità e modernità, dalla musica antica alla tradizione meridionale, dal canto a distesa alla polifonia pugliese, dai ritmi cadenzati agli spigoli dei tempi balcanici.

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