Restauro affreschi Giotto in S.Croce, tornano alla luce dettagli
Ponteggi per lavori utilizzate anche per visite guidate
Si concluderà nell’estate del 2025 il restauro sulle Storie di San Francesco, narrate da Giotto nella Cappella Bardi in Santa Croce a Firenze, ma numerose informazioni e molti dettagli pittorici sono già emersi a conclusione della prima fase di lavori avviati nel giugno 2022 dalla collaborazione tra l’Opera di Santa Croce e l’Opificio delle Pietre Dure.
Per volere delle due istituzioni, l’intervento di restauro in corso sarà anche un’occasione di conoscenza del pittore fiorentino: l’Opera di Santa Croce e l’Opificio hanno concordato che il ponteggio di lavoro, a intervento ultimato, resti al suo posto almeno due mesi in modo da consentire le visite del pubblico che potrà così apprezzare l’opera da vicino.
Intanto, da ottobre 2024 fino a luglio 2025 è prevista un’anteprima delle visite guidate nel cantiere, promosse dalla Fondazione Cr Firenze e riservate ai fiorentini.
Conclusa la prima fase dei lavori, è stato fatto il punto su quanto emerso fino a oggi.
Durante il restauro, è stato spiegato, è venuta alla luce una decorazione precedente, sono state poi individuate le buche pontaie ed è stato possibile precisare l’andamento e la struttura dei palchi del cantiere. Le diverse problematiche del restauro sono state affrontate dopo una preliminare fase di sperimentazione.
Le porzioni di pellicola pittorica sollevate dall’intonaco sono state fatte riaderire al supporto con un adesivo acrilico.
Per la fase di pulitura sono stati impiegati impacchi di acqua calda deionizzata, mescolata a pasta cellulosica e argilla o strati di carta giapponese.
Questa prima fase, ormai conclusa, ha permesso, è stato spiegato, di ritrovare nella pittura di Giotto una straordinaria freschezza e una ricchezza di dettagli, in particolare nei registri superiori, le lunette e la volta, dove i sedimenti erano più abbondanti e le puliture precedenti meno attente.
ANSA