POLITICA

“Un nido per l’infanzia”: ecco le graduatorie

Sono 42 i progetti ammessi e finanziabili per 1,6 milioni, con un numero complessivo di 794 bambini,. L'istruttoria delle domande portata a termine dal Dipartimento Sviluppo Economico. L'assessore Cupparo s'impegna a recuperare altri fondi per finanziare i progetti che non hanno copertura.

Sono 42 i progetti ammessi e finanziabili in attuazione dell’Avviso Pubblico “Un nido per l’infanzia” per 1,6 milioni, per un numero complessivo di 794 bambini, approvati dal Dipartimento Sviluppo Economico al termine del lavoro di istruttoria e inclusi nella graduatoria pubblicata oggi.

Altri 13 progetti sono inseriti nella “Graduatoria dei progetti ammissibili e non finanziati per mancanza di risorse rispetto a quelle stanziate” per circa 500mila. Solo 2 i progetti esclusi per il mancato rispetto di termini dell’avviso. A darne notizia è l’Assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo.

In dettaglio, la suddivisione per Ambito Socio-territoriale prevede per Alto Basento 248.267,16, 6 Comuni (93 bambini); Bradanica-Medio Basento 200.567,38,5 Comuni, (140 bambini); Val D’Agri 402.858,82, 9 Comuni (139 bambini); Marmo-Platano-Melandro 122.409,16, 5 Comuni (79 bambini); Metapontino-Collina Materana 196.544,57, 4Comuni (75 bambini); Lagonegrese-Pollino 429.352,92, 13 Comuni (268 bambini).

Con l’approvazione delle graduatorie si procederà alla firma dell’Accordo di Partenariato tra Comune attuatore del progetto e Comune Capofila dell’Ambito.

Il bando finanzia l’attivazione di asili nido nei piccoli Comuni delle aree interne e periferici in cui mancano i servizi educativi principali per l’infanzia nella fascia 0-36 mesi.

Concede anche contributi ai Comuni che intendono assicurare la frequenza del servizio educativo nella fascia 0-6 anni a bambini con bisogni speciali o che decidono di implementare attività educative in fasce orarie aggiuntive rispetto all’orario standard garantito nei singoli servizi.

I servizi educativi dovranno essere a titolarità comunale (ovvero servizio pubblico), e potranno essere gestiti direttamente (gestione diretta) o mediante l’affidamento dell’organizzazione ed erogazione dei servizi educativi a enti del terzo settore o ad altri soggetti operanti nel privato sociale, anche all’interno di spazi di proprietà comunale (gestione indiretta).

L’assessore Cupparo annuncia l’impegno a recuperare altri 500mila euro per finanziare anche i progetti che non hanno copertura. Intendiamo incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie.

Inoltre potenziare i servizi per l’infanzia, con particolare attenzione per i comuni delle aree più interne e svantaggiate risponde all’obiettivo – sottolinea – di contrastare la povertà educativa e garantire parità di accesso a servizi di qualità in tutti i Comuni della Basilicata, indipendentemente dalla posizione geografica, sia essa più o meno decentrata dai poli insediativi maggiormente attrattivi, e dalla dimensione della popolazione presente nella fascia fino a sei anni.

Rendere infatti capillare l’offerta dei servizi educativi per la prima infanzia anche in contesti che, per numero esiguo di utenze, non avrebbero la possibilità nonché le risorse economiche per attivare tali servizi, contribuisce senza dubbio al raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione previsti.

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