CALCIO & SPORT

Usa pazzi per Ohtani, lancia e batte meglio di un videogame

Asso giapponese del baseball ha numeri da record nei due ruoli: in una stagione sola 50 fuoricampo e 50 basi rubate

E’ il primo giocatore della Major League a far segnare in una stagione sola 50 fuoricampo e 50 basi rubate; è il primo della storia a essere selezionato per l’All-Star Game sia come lanciatore di partenza sia come primo battitore; per lui la Mlb ha riscritto alcune delle sue regole; per lui hanno dovuto riscrivere anche i codici dei videogame di baseball più famoso, ‘The show’.

E’ Shohei Ohtani, fuoriclasse giapponese e stella dei Los Angeles Dodgers, diventato famoso lo scorso anno per aver firmato un contratto decennale per 700 milioni di dollari.

Traducendo il suo exploit in termini calcistici, è come se Gigi Donnarumma facesse 50 parate decisive e segnasse 50 gol.

Un’immagine forzata ma che aiuta ad afferrare l’idea per chi non è un esperto dello sport che si gioca sul diamante.

Nel baseball, chi colpisce la palla con la mazza è colui che gioca in attacco: il suo compito è allontanare la palla e poi fare il giro del campo correndo attorno al diamante senza che l’avversario prenda possesso della sua base ovvero il luogo dal quale è partito o che sta raggiungendo.

Chi difende, invece, lancia la pallina al ricevitore e deve impedire al battitore di colpirla tirandola il più velocemente possibile. Ebbene, il campione dei Dodgers è uno dei migliori in entrambi i ruoli.

Le sue statistiche hanno superato quelle del leggendario battitore Babe Ruth o del lanciatore Joe Dimaggio. Sembra semplice riuscirci ma è pressoché una rarità per questo sport: chi lancia difficilmente è un buon battitore, e viceversa.

Ma Shohei Ohtani è diverso e non per niente è il giocatore più pagato di sempre nel mondo del baseball. Settecento milioni di dollari sono tantissimi soldi anche per il metro dello sport professionistico Usa, ma di sicuro, il nipponico sta facendo di tutto per meritarseli battendo ogni primato.

“Quello del ’50-50′ – così lo hanno battezzato gli statunitensi – era qualcosa che volevo superare il più rapidamente possibile – ha detto -. Ed è qualcosa che durerà”.

Prima di Ohtani, i giocatori più vicini a raggiungere il ’50-50’sono stati Ronald Acuña, che ha rubato 73 basi e colpito 41 fuoricampo nel 2023, e Alex Rodriguez, che ha colpito 42 home run e rubato 46 basi nel 1998. LA stagione di Ohtani non è ancora finita.

Insomma, la stella dei Dodgers è un misto tra Maradona e Jasin, tra Mbappé e Donnarumma: un fenomeno.

I giapponese ne sono innamorati al punto da andare in “pellegrinaggio” negli Usa a vederne le gesta. Un po’, con le dovute proporzioni, come quando lo stadio di Perugia negli anni ’90 era pieno di tifosi del Sol Levante giunti fino in Umbria per vedere giocare Nakata.

Luciano Gaucci intuì l’affare ma non seppe monetizzare più di tanto. Negli Usa, invece, ne hanno già fatto un business. I Dodgers organizzano tour con guide giapponesi nello stadio, servono una vasta gamma di cibo giapponese e hanno stretto accordi con decine di sponsor d’oltre Pacifico. E a stagione finita tour della squadra in Giappone, dove il baseball è uno sport nazionale.

D’altronde, per Ohtani si è mosso addirittura il governo di Tokyo. Venerdì, nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del governo si è congratulato per il 50-50: “Speriamo sinceramente che il sig.Ohtani, che ha già compiuto imprese dopo imprese e ha segnato una nuova era, possa prosperare ancora”.

ANSA

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