CRONACA

FareFuturo: “L’Occidente al bivio. Serve una svolta radicale per evitare il disastro”

Ucraina, Israele, Medio Oriente: FareFuturo contro le guerre infinite e per un nuovo ordine mondiale

La Fondazione di cultura e politica FareFuturo di Senise pone in rilievo la sua preoccupazione su quanto sta succedendo nel mondo. Alla richiesta di Zelenshy di revoca della restrizione imposta sui missili a lungo raggio per colpire al cuore la Russia, Washington non nega il suo supporto a Kiev a cui fornisce già da tempo assistenza con 8 miliardi di dollari in aiuti militari e nuovi munizioni anche a lungo raggio, insieme all’Unione Europea vicini a un accordo di circa 50 miliardi di  dollari all’Ucraina. Tutto questo avviene mentre si avvicina inesorabilmente lo spettro di una minaccia nucleare. Mosca ha lanciato un avvertimento  preoccupante che non si può sottovalutare dove si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari già fin da adesso anche con  il nemico  che utilizza armi convenzionali che comunque costituiscono una minaccia critica alla Russia che non ha mai  accettato l’Ucraina nella Nato, una alleanza militare, in una guerra  in corso che è già costata fino ad oggi 500.000 morti ucraini.

La Fondazione FF considera la Nato oramai un corpo estraneo in Europa che dovrebbe finire di esistere e terminare la sua ricerca trentennale di espansione verso l’Ucraina e la Georgia che già  include Bulgaria Romania e Turchia per circondare la Russia nella regione del mar nero ma riportare il proprio personale e le sue attrezzature militari all’interno del proprio confine con gli Stati Uniti e chiudere definitivamente le loro basi militari all’estero. A Sud nell’altro conflitto in medio Oriente, il primo ministro Israeliano  Benyamin Netanyahu davanti all’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha dato ordine al suo esercito di continuare i combattimenti senza pietà con tutte le forze disponibili. In questo scenario apocalitico dove muoiono ogni giorno centinaia di palestinesi e libanesi, gli Stati Uniti continuano indifferenti a fornire Israele, loro alleato storico, attrezzature militari e armi critiche.

Siamo sull’orlo simultaneo di due guerre, una nel mondo asiatico che riguarda Russia, Ucraina , autocrazie e regimi autoritari, e l’altra con Israele, il mondo arabo, l’Islam la striscia di Gaza, i palestinesi il Libano mentre sullo sfondo rimane l’Iran minaccioso e sempre pronto a un intervento armato. Nei conflitti che appaiono interdipendenti l’Occidente è coinvolto in entrambi i casi, e nemmeno si può isolare dal contesto che lo chiama direttamente in causa perché esiste la possibilità che si possa formare una intesa, un collante tra Russia Iran e mondo islamico con la benedizione della Cina a contribuire  a far nascere un dissenso anti occidentale che potrebbe allargarsi ad altre potenze asiatiche nel resto del mondo.

 Difronte a tanti morti che i mezzi di comunicazione ci annunciano e ci fanno vedere ogni giorno, con la minacce di bombe atomiche che servono non per battere il nemico, ma addirittura cancellarlo dalla faccia della terra, la Fondazione FF considera logico che non si può più sostenere la via delle armi in Ucraina e la difesa degli attacchi di Israele ai paesi circostanti. Se in occidente esiste la libertà e la democrazia oltre al benessere, non si può  accettare l’idea di fare la guerra a chi li nega. E nemmeno gli Stati Uniti d’America  possono imporre l’ordine mondiale a chi non si riconosce nel suo orizzonte, perché oramai non posseggono più la schiacciante superiorità tecnologica e militare nel mondo.  Esiste quindi la preoccupazione del pericolo sostanziale di una terza guerra mondiale che diventa sempre più concreta che si avvicina, in un mondo dove tra l’altro non esiste più nemmeno un organismo che abbia la forza e la possibilità di fermare i conflitti in atto.

La speranza è nell’ Europa che dovrà assumersi le sue responsabilità di sicurezza perché è giunta l’ora di essere realistici e di tornare alla pace.

 

 

Prof. Giovanni Lonetti, Fondazione Fare Futuro Senise
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