Sanità, Lacorazza: “Pittella riempie il vuoto di Latronico?”
Il Capogruppo consiliare del Pd:" Il presidente Pittella rispetto alle nomine invade, oggettivamente, il campo 'gestionale' ed 'esecutivo', e non risparmia, con onestà intellettuale, anche implicite critiche alle scelte operate dal 'suo' Governo"
“Da giorni leggiamo posizioni sulla sanità del presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella”.
Lo afferma il capogruppo regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza.
“Tutto legittimo – dice Lacorazza – ci mancherebbe. Ma se l’assessore Latronico è impegnato in omelie laiche e post sui social, lascia un vuoto persino rispetto alla sua prerogativa di proporre, quando sarà, alla Giunta regionale i nuovi Direttori generali su cui Pittella, in particolare, per l’Azienda Ospedaliera San Carlo, sembra tracciare una rotta.
Ma il problema non è la posizione del presidente Pittella che rispetto alle nomine invade, oggettivamente, il campo ‘gestionale’ ed ‘esecutivo’, e non risparmia, con onestà intellettuale, anche implicite critiche alle scelte operate dal ‘suo’ Governo.
Il tema semmai è la totale assenza dell’assessore Latronico che continua ad essere latitante in Consiglio regionale e a distanza di mesi non capiamo se intende o meno procedere ad un confronto vero mettendo sul tavolo, almeno indirizzi per il nuovo Piano sanitario”.
“Il Presidente Pittella – sottolinea Lacorazza – sembra voler superare la sua stessa legge n.2/2017 di ‘accorpamento’ all’Azienda ospedaliera San Carlo degli Ospedali di Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro.
Mi pare una traccia interessante, soprattutto per chi, come il sottoscritto, non votò quella legge. E tuttavia, oggi come allora, un eventuale ridisegno della governance non può che avvenire in parallelo o a valle di un Piano sanitario.
Se dovessi osservare uno dei buchi nel ragionamento del presidente Pittella – rileva Lacorazza – è la dimenticanza (casuale o voluta?) che nel mettere al centro la priorità del rilancio del 118, su cui da mesi pende in Consiglio una interrogazione rivolta a Latronico, ha tralasciato la vicenda dello spostamento di una postazione dall’area industriale della Val d’Agri, scelta di cui lui fu anche protagonista, al centro abitato di Viggiano”.
“Mi verrebbe da dire tanto su Spera e nulla su Cicala? Tuttavia – conclude il Capogruppo regionale del Pd -il dibattito si sta facendo interessante e noi siamo pronti ad affrontarlo”.