POLITICA

Salvini, mobilitazione contro la magistratura politicizzata. Nordio: ‘Sentenza abnorme, legifereremo’

Una motovedetta della Guardia Costiera è attraccata a Gjader da dove i 12 del centro italiano di permanenza saranno portati al Cara di Bari

Una motovedetta della Guardia Costiera, partita da Brindisi, è attraccata a Gjader, dove i dodici migranti del centro italiano di permanenza per il rimpatrio lasceranno a breve la struttura per tornare in Italia.

Ieri la sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il loro trattenimento all’interno del centro. Nelle prossime ore i migranti saliranno quindi a bordo della motovedetta diretti a Bari, dove – a quanto si apprende – verranno accolti nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari.

Il mezzo che li trasporterà non sarà dunque una nave militare, come si era appreso in un primo momento.

Matteo Salvini ha convocato con massima urgenza un Consiglio federale della Lega dopo “l’attacco all’Italia e agli italiani sferrato da una parte di magistratura politicizzata”.

Il riferimento è al provvedimento sul caso Albania e al processo Open Arms”. Così una nota della Lega.

“Nei prossimi giorni – prosegue la nota – la Lega presenterà nei comuni italiani mozioni per ribadire la necessità di difendere i confini, mentre sabato 14 dicembre e domenica 15 dicembre ci saranno gazebo in tutte le città italiane in vista della sentenza Open Arms in agenda a Palermo il giorno 20 dicembre. Per Salvini, “chi impedisce di difendere i confini mette in pericolo il Paese”.

“La reazione della politica non è stata contro la magistratura ma contro il merito di questa sentenza che non condividiamo e riteniamo addirittura abnorme. Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di altissima politica. Prenderemo dei provvedimenti legislativi”.

Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando con i cronisti a margine di un convegno a Palermo sul caso dei trattenimenti dei migranti in Albania. “Se la magistratura esonda dai propri poteri attribuendosi delle prerogative che non può avere come quella di definire uno Stato sicuro deve intervenire la politica che esprime la volontà popolare.

Noi rispondiamo al popolo, se il popolo non è d’accordo con quello che facciano noi andiamo a casa. La magistratura, che è autonoma e indipendente, non risponde a nessuno e quindi proprio per questo non può assumersi prerogative che sono squisitamente ed essenzialmente politiche”.

Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo ai cronisti a margine di un convegno a Palermo.

 

ANSA

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