CRONACA

Un ricordo della maestra Ciancio

Purtroppo la maestra Ciancio ci ha lasciati. Se ne è andata in silenzio, come solo i grandi sanno fare.

Oggi si sente un gran vuoto in paese, forse perché ha portato via anche i ricordi d’infanzia dei suoi allievi, molti dei quali erano veramente legati a lei. Penso che sia stata la maestra di tanti, se non di tutti.

La ricordo come una persona colta, gentile e sorridente, amorevole con tutti i suoi fanciulli. Era davvero una seconda mamma, sempre elegante nel vestire e nell’atteggiamento.

Non vi nascondo che spesso ho pensato: “Da grande vorrei essere come lei!”

Era nata per insegnare. A quelli a cui non piaceva studiare, riusciva a comunicare e spiegare in modo semplice, e alla fine li convinceva ad applicarsi.

Sapeva benissimo che ogni allievo era diverso dall’altro, e quindi era importante conoscerli uno a uno.

Aveva il cosiddetto “dono dell’insegnamento”. Era rispettata da tutti perché rigorosa al punto giusto, senza eccedere e senza creare paura nei confronti degli scolari, che rispettava tanto.

È per questo che sia i genitori sia i bambini le volevano un gran bene.

Personalmente, ero molto legata a questa donna. Per me, è stata una maestra non soltanto del sapere primario, ma anche della vita.

Mi ha fatto capire che in ogni cosa che facciamo dobbiamo metterci il cuore; altrimenti, è inutile farla. Che sia lavoro o studio, deve essere la nostra passione per riuscire bene.

Non abbandonava mai i suoi alunni. Infatti, ogni volta che mi incontrava, voleva che la aggiornassi su tutto quello che avessi fatto fino ad allora.

Se capitava che stessi attraversando un momento difficile, mi dava sostegno e incoraggiamento tali da farmi ripartire di nuovo, sfruttando al meglio le mie capacità.

Riusciva a rialzare moralmente i giovani perché credeva veramente in loro e li voleva un gran bene. Era fiera dei suoi bambini, ormai diventati adulti.

Mancheranno tanto il suo sorriso e i suoi preziosi consigli, dati con tanto affetto da lei che aveva esperienza del vivere quotidiano.

Sono convinta che, quando la nostalgia di lei si farà sentire ed il vuoto diventerà insopportabile, potrò trovare sollievo guardando dentro il mio cuore: è lì che la ritroverò, sorridente come sempre e viva, perché nel cuore di chi ti ha voluto bene la morte non esiste, si vive in eterno.

Rosanna Viceconti

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