POLITICA

Proposta di Israele agli Usa per la fine della guerra in Libano. Netanyahu rassicura Tajani sull’Unifil

Il segretario di Stato Usa Blinken in missione in Medio Oriente. Hamas alla Bbc: 'Segreto il nome del successore di Sinwar'

Un potente boato si è sentito a Tel Aviv

Un boato molto forte si è sentito a Tel Aviv alle 18.33. Lo ha constatato l’ANSA sul posto.

Hamas alla Bbc: ‘Segreto il nome del successore di Sinwar’

Hamas intende tenere inizialmente segreto, per “ragioni di scurezza”, il nome del suo leader che sarà designato a succedere a Yahya Sinwar, ucciso dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Lo ha detto un alto funzionario citato dalla Bbc in forma anonima.

La nomina è attesa a marzo e per il momento Hamas sarà guidato da un un comitato composto da 5 membri: Khalil al-Hayya, indicato come responsabile degli esteri e della politica per Gaza; l’ex leader Khaled Meshaal; il capo del Consiglio della Shura, Muhammad Darwish; Zaher Jabarin; e un quinto (probabilmente legato al braccio armato) la cui identità non è stata svelata.

Le precauzioni di sicurezza spinsero Hamas – ricorda la Bbc – a tenere pubblicamente riservati, in un primo tempo, anche l’elezione e i nomi dei leader subentrati rispettivamente al fondatore, lo sceicco Ahmed Yassin, e poi al primo successore di questi, Abdel Aziz al-Rantisi, entrambi a loro volta assassinati da Israele.

L’organizzazione islamico-radicale palestinese cerca inoltre di mantenere un segreto totale sull’identità di chi comanda la propria ala militare, le Brigate Ezzedin al Qassam: identità indicata di solito con il solo nome di battaglia.

Libano, ‘ambulanze colpite da raid, morti 4 soccorritori’

Il ministero della Salute libanese ha annunciato in una nota che quattro soccorritori sono morti e altri cinque sono rimasti feriti nei raid israeliani delle ultime 24 ore, aggiungendo che tre ambulanze sono state danneggiate. Lo riferisce l’Orient Le Jour.

Media siriani, ‘esplosione di un’auto a Damasco, è stato un raid israeliano’

L’agenzia ufficiale siriana Sana ha riferito dell’esplosione di un’auto nell’area Mazzé di Damasco, sede del quartier generale delle Nazioni Unite e delle ambasciate, senza fornire ulteriori dettagli.

Un corrispondente dell’Afp ha riferito che un albergo è stato danneggiato e alcuni veicoli sono stati completamente distrutti dall’esplosione avvenuta vicino al ministero dell’Informazione.

I media statali siriani hanno riferiscono in seguito che l’esplosione è stata provocata da un bombardamento israeliano con un missile teleguidato. Almeno una persona è rimasta uccisa.

Libano, almeno sette morti in raid israeliani a Baalbek e Tiro

Sei persone, tra cui un bambino, sono rimaste uccise oggi in un attacco israeliano sulla città di Baalbek, nella valle orientale libanese della Bekaa.

Lo riferisce Middle East Eye online citando l’agenzia di stampa libanese Nna, secondo cui gli israeliani hanno colpito un edificio in una zona residenziale densamente popolata. “L’attacco nemico israeliano… a Baalbek ha ucciso sei persone, tra cui un bambino”, ha affermato il ministero della salute libanese, aggiungendo che tutti e sei appartenevano alla stessa famiglia.

Allo stesso tempo, un attacco di droni israeliani ha preso di mira un’ambulanza appartenente all’Islamic Risala Scout Association vicino all’ingresso della base militare di Tiro, nel Sud del Paese, uccidendo una persona e causando numerosi feriti.

Lo riferisce l’emittente tv libanese Lbci nel suo sito web, aggiungendo che i video della scena mostrano le conseguenze dell’attacco mentre i servizi di emergenza accorrono sul posto per soccorrere i feriti.

Tajani: ‘in Libano serve una zona cuscinetto con più Unifil. Israele farà passare gli aiuti italiani a Gaza’

A Netanyahu e Katz “ho detto la nostra soluzione per il Libano e ho trovato orecchie attente: rafforzare l’esercito libanese che viene già addestrato dal contingente italiano nel porto di Beirut, l’elezione del presidente della repubblica libanese e la creazione di un cuscinetto Unifil con più uomini e maggior potere e regole di ingaggio diverse tra la frontiera e il fiume, e più a nord truppe dell’esercito regolare libanese e più in là Hezbollah”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Gerusalemme.

“Ho ottenuto la rassicurazione che Israele, che sostiene il progetto Food for Gaza, farà passare i camion che abbiamo acquistato che partiranno venerdì da Genova per portare beni alimentari e sanitari alla popolaizone civile palestinese”, ha aggiunto Tajani dopo l’incontro con Netanyahu.

“Anche domani”, in occasione della riunione del G7 Sviluppo a Pescara, “annunceremo altri finanziamenti italiani per aiutare la popolazione civile libanese, siriane e palestinese”, ha spiegato il ministro, sottolineando di aver avuto sia da parte israeliana che palestinese sostegno al progetto di aiuti umanitari italiani.

Inoltre, ha detto Tajani, “abbiamo ottenuto assicurazioni dal premier Benyamin Netanyahu e dal ministro Katz che Israele farà di tutto per garantire l’incolumità dei nostri militari dell’Unifil” ed è stato “garantito che non c’è mai stata alcuna decisione da parte delle autorità israeliane contro l’Unifil”.

“Nell’incontro con il premier israeliano Benyamin Netanyahu ho ribadito la ferma condanna per attacco alla missione Unifil. Ho assicurato il sostegno dell’Italia al diritto di Israele di difendersi. È cruciale evitare ulteriore escalation regionale e lavorare per un cessate il fuoco”, ha riferito infine Tajani.

Fonti Farnesina, Netanyahu ha rassicurato Tajani sull’Unifil

È appena terminato a Gerusalemme l’incontro fra il premier israeliano Benyamin Netanyahu e Antonio Tajani. Il vicepremier e ministro degli Esteri, secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina, ha ricevuto assicurazioni sulle modalità operative dell’esercito israeliano nel sud del Libano attorno alle installazioni di Unifil.

Tajani ha invitato al cessate il fuoco sia a Gaza che in Libano. Netanyahu ha confermato da parte sua che per Israele la scomparsa del capo di Hamas Sinwar è un risultato importante, ma non è chiaro quando potranno essere interrotte le operazioni militari.

Breve stop dei voli all’aeroporto Ben Gurion di tel Aviv

Israele ha sospeso per alcuni minuti tutti voli all’aeroporto internazionale Ben Gurion. Dopo l’annuncio, riportato da Haartez, l’autorità aeroportuale israeliana ha dichiarato la riapertura dell’aeroporto.

Libano, 4 morti e 4 feriti in raid Israele vicino Sidone

In un attacco israeliano sul villaggio di Kharayeb, nei pressi della città di Sidone, quattro persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite. Lo riferisce il quotidiano libanese L’Orient le Jour online citando fonti del ministero della sanità. Dopo l’attacco, il movimento sciita Amal, alleato di Hezbollah, ha annunciato la morte di uno dei suoi combattenti, Hussein Mohammad al-Dor, nato nel 2002 e originario di Kharayeb

Unrwa: ‘Israele continua a bloccare gli aiuti nel nord di Gaza’

Le autorità israeliane continuano a impedire alle missioni umanitarie di raggiungere le zone del nord di Gaza con rifornimenti essenziali, tra cui medicinali e cibo, per le persone sotto assedio: lo ha affermato il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa Philippe Lazzarini su X.

Gli ospedali sono stati colpiti e sono senza elettricità, mentre i feriti sono lasciati senza cure, ha dichiarato Lazzarini. “I rifugi rimasti dell’Unrwa sono così sovraffollati che alcuni sfollati sono ora costretti a vivere nei bagni. Secondo i resoconti, le persone che tentano di fuggire vengono uccise e i loro corpi abbandonati sulla strada. Anche le missioni per salvare le persone da sotto le macerie vengono negate”, ha aggiunto.

Israele, 7 arresti per spionaggio in favore dell’Iran

Sette israeliani sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio a favore dell’Iran. Lo riferiscono pubblici ministeri israeliani, citati da Times of Israel. I sospettati sono residenti ebrei di Haifa e del nord del Paese, tra loro anche un soldato disertore e due minorenni.

Sono accusati di aver fotografato e raccolto informazioni sulle basi e sulle strutture delle Idf, tra cui il quartier generale della difesa di Kirya a Tel Aviv e le basi aeree di Nevatim e Ramat David e siti delle batterie Iron Dome, e avrebbero ricevuto centinaia di migliaia di dollari, alcuni dei quali in criptovaluta.

Times of Israel ricorda che la base di Nevatim è stata presa di mira negli attacchi missilistici di Teheran di aprile e dello scorso primo ottobre, mentre quella di Ramat David è stata nel mirino di Hezbollah. I sospettati, proseguono le stesse fonti, sono anche accusati di aver ricevuto dai loro responsabili mappe di siti strategici, tra cui la base Golani colpita da un un drone dei miliziani libanesi filoiraniani uccidendo 4 soldati a metà ottobre.

I procuratori affermano che la polizia e gli investigatori dello Shin Bet hanno scoperto che i sospettati hanno svolto diversi compiti per le agenzie di intelligence iraniane ed erano in contatto con agenti iraniani. Alcuni degli indagati, inoltre, avrebbero svolto attività di spionaggio per l’Iran per due anni, e tutti dall’inizio della guerra.

Secondo l’ufficio del Procuratore di Stato, si tratta di uno dei casi più gravi indagati negli ultimi anni. Venerdì sarà presentato un formale atto di accusa contro i sette per reati contro la sicurezza e la procura chiederà che vengano tenuti in custodia fino alla conclusione del procedimento giudiziario.

Media, oggi nella Striscia di Gaza almeno 41 morti

Almeno 41 persone sono state uccise nei raid israeliani nella Striscia di Gaza da questa mattina, hanno riferito ad Al Jazira fonti mediche a Gaza.

Delle 41 persone uccise, 33 erano a Jabalia, nel nord della Striscia, dove le forze israeliane hanno intrapreso un’intensa operazione militare da 17 giorni e da allora, aggiunge Al Jazira, sono stati uccisi almeno 640 palestinesi.

Macron a Netanyahu: ‘L’Onu deve svolgere tutto il suo ruolo’

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto questa mattina, in un colloquio telefonico con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, che l’Onu deve svolgere “interamente il suo ruolo” nel sud del Libano per consentire il ritorno delle popolazioni civili. Lo ha reso noto l’Eliseo.

E’ necessario – ha detto Macron – che “le Nazioni Unite svolgano tutto il loro ruolo nel sud del Libano, per consentire il ritorno delle popolazioni civili nelle loro case, in sicurezza, da entrambe le parti della frontiera tra il Libano e Israele”. Il presidente francese ha chiesto a Netanyahu che “le infrastrutture siano preservate, che la popolazione civile sia protetta e che un cessate il fuoco sia decretato al più presto” in Libano.

Macron ha poi affermato che “l’eliminazione di Yahya Sinwar deve essere l’occasione per avviare una nuova fase di negoziati che raggiungano un cessate il fuoco a Gaza, ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi e permettere un transito massiccio di aiuti umanitari” ed ha “espresso solidarietà al primo ministro israeliano per l’attacco con i droni, inaccettabile, che ha preso di mira il suo domicilio personale”, ricordando come la Francia sia legata “alla sicurezza di Israele”.

Tajani a Katz, ‘Necessario assicurare la massima tutela a Unifil, cessate il fuoco a Gaza e in Libano’

“A Gerusalemme con il ministro degli Esteri Israel Katz ho ribadito la necessità di assicurare massima tutela al contingente italiano Unifil. Prosegue l’impegno italiano per la de-escalation: l’obiettivo è la pace in Medio Oriente. Il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi restano prioritari”.

Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in Israele e in Cisgiordania, postando le foto dell’incontro con il collega israeliano.

“Al mio collega – ha detto il ministro secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina – ho confermato la solidarietà e il sostegno del governo italiano sul tema del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Dopo la scomparsa di Sinwar a Gaza riteniamo però che sia arrivato il momento di riaprire la strada alla politica e alla diplomazia: ho chiesto al governo di Israele di accelerare e agevolare l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza”.

“Ho ringraziato Israele per aver deciso di collaborare con l’iniziativa italiana ‘Food for Gaza’ assieme alla Autorità nazionale palestinese, ma adesso cibo e medicine devono entrare più velocemente a Gaza”, ha aggiunto Tajani che nel pomeriggio incontrerà anche il primo ministro Benjamin Netanyahu.

Il ministro degli Esteri ha anche anticipato a Katz i messaggi che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riportato dalla sua missione in Giordania e Libano.

“Noi crediamo che in Libano bisogna pianificare un’azione politica che rafforzi il governo libanese, per evitare il collasso definitivo del Paese: anche in Libano come a Gaza bisogna andare verso un cessate il fuoco, non verso un’intensificazione dei combattimenti”.

Per Tajani, “la scomparsa di Sinwar rappresenta un possibile punto di svolta, dobbiamo rilanciare l’azione politica e diplomatica sostenuta dagli Stati Uniti e da tutti gli Stati arabi della regione”.

A Katz ha quindi ribadito che il governo italiano sarà sempre impegnato contro ogni delegittimazione dello Stato di Israele, alle Nazioni Unite e in particolare all’Assemblea generale Onu.

Media, nel sud Libano Israele fa saltare in aria le case

L’agenzia di stampa nazionale ufficiale del Libano ha affermato che l’esercito israeliano ha oggi fatto saltare in aria delle case in un villaggio di confine del Libano meridionale, segnalando anche degli scontri tra Israele e Hezbollah nella zona.

“L’esercito nemico ha fatto saltare in aria delle case nel villaggio di Aita al-Shaab”, ha affermato la Nna, segnalando dei pesanti scontri tra Hezbollah e l’esercito israeliano “che sta cercando di avanzare sul terreno” nella zona, mentre l’emittente Al Jazeera ha mostrato delle riprese di carri armati israeliani alla periferia del villaggio.

Fonte di Hamas ai media, ‘il successore di Sinwar sarà nominato a marzo

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato al quotidiano saudita a Sharq che “un successore di Sinwar non sarà nominato fino alle elezioni interne del prossimo marzo, se le condizioni saranno soddisfatte”. Secondo lui, “un comitato direttivo composto da cinque membri è responsabile della gestione del tempo di guerra e ha il diritto di prendere decisioni strategiche.

C’è l’approvazione per un governo civile palestinese nella Striscia di Gaza, a condizione che il movimento dia il suo assenso”.

Libano, non esiste alternativa alla risoluzione 1701

Il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, ha affermato che non esiste alternativa alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, ma ha aggiunto che potrebbero essere raggiunte “nuove intese” per implementarla: lo riporta una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio lunedì come riporta Haaretz.

La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza, adottata nel 2006, prevede che l’Onu incarichi una missione di mantenimento della pace per aiutare l’esercito libanese a mantenere la sua zona di confine meridionale con Israele libera da armi o personale armato diverso da quelli dello Stato libanese.

Idf a Hezbollah: ‘se prova a colpire i leader distruggiamo Dahiyeh’

Secondo fonti citate dal canale saudita al Hadath, Israele ha inviato un messaggio a Hezbollah: se il gruppo terroristico dovesse tentare di nuovo di colpire i leader israeliani, l’Idf raderà al suolo il quartiere meridionale di Dahiyeh a Beirut, roccaforte delle milizie sciite nella capitale libanese.

Il messaggio, che secondo quanto riferito è stato trasmesso tramite una parte terza, è arrivato dopo che Hezbollah ha lanciato un drone mirando alla residenza privata del primo ministro Benyamin Netanyahu nella città costiera di Cesarea sabato.

Il primo ministro e sua moglie non erano in casa al momento dell’attacco e non ci sono stati feriti nell’incidente, ha affermato l’ufficio del primo ministro. Al Hadath ha sottolineato che questo non è il primo tentativo di Hezbollah di prendere di mira una figura politica israeliana, poiché in passato ci aveva già provato almeno due volte.

Blinken in Israele per un nuovo tentativo di cessate il fuoco

Il segretario di Stato americano Antony Blinken parte oggi per Israele e i Paesi arabi in un nuovo tentativo di spingere un cessate il fuoco a Gaza dopo che lo Stato ebraico ha ucciso il leader di Hamas, ha dichiarato il Dipartimento di Stato. Blinken, in viaggio fino a venerdì, “discuterà dell’importanza di porre fine alla guerra a Gaza, di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e di alleviare le sofferenze del popolo palestinese”, ha dichiarato il dipartimento di Stato in un comunicato.

Oms evacuerà 1000 donne e bambini da Gaza per cure urgenti

Mille donne e bambini bisognosi di cure mediche saranno evacuati a breve da Gaza verso l’Europa: lo ha dichiarato il capo della sezione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Israele “si è impegnato a effettuare altre 1.000 evacuazioni mediche nei prossimi mesi verso l’Unione Europea”, ha dichiarato Hans Kluge in un’intervista all’AFP, aggiungendo che le evacuazioni saranno facilitate dall’Oms e dai Paesi europei coinvolti.

Israele, ‘attacco all’Iran sarà approvato all’ultimo minuto’

Nella riunione del gabinetto israeliano di sicurezza politica, cominciato ieri sera e durato sei ore, alcuni ministri hanno contestato la “risposta debole” dell’Idf al lancio dal Libano del drone che sabato ha colpito Cesarea, anche se finora non è stato dichiarato pubblicamente se a subire danni sia stata effettivamente la residenza del premier. Lo riferiscono i media israeliani.

Durante l’incontro non è stata discussa la questione dell’attacco all’Iran, né è stata chiesta l’autorizzazione a prendere decisione per il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro Yoav Gallant perchè, secondo indiscrezioni, l’approvazione è già sostanziale: l’attacco non verrà approvato in una riunione ma all’ultimo momento, come è avvenuto con i raid contro gli Houthi e per l’eliminazione di Hasan Nasrallah.

Wsj, Sinwar disse a Hamas di organizzarsi per dopo la sua morte

Al leader di Hamas Yahya Sinwar fu offerta subito dopo il 7/10 la possibilità di lasciare la Striscia di Gaza in cambio del permesso all’Egitto di negoziare per conto del gruppo terroristico un accordo sugli ostaggi: lo riporta il Wall Street Journal.

Secondo il rapporto, con l’avanzare della guerra, Sinwar accettò l’idea che probabilmente sarebbe stato ucciso e, secondo i mediatori, suggerì al gruppo terroristico di scegliere un consiglio direttivo per governare e gestire la transizione dopo la sua morte. “Non sono sotto assedio, sono su suolo palestinese”, avrebbe detto Sinwar ai mediatori arabi in risposta alla proposta, subito dopo l’inizio della guerra scatenata dal massacro del 7 ottobre.

Austin, sistema di difesa Thaad è in posizione in Israele

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha affermato che la batteria di difesa missilistica Thaad, recentemente inviata dagli Usa per proteggere Israele, è ora “in posizione”.

Lo riporta il Times of Israel. Parlando a Kiev, Austin si rifiuta di dire se il Thaad è operativo. Ma aggiunge: “Abbiamo la capacità di metterlo in funzione molto rapidamente e siamo al passo con le nostre aspettative”. Il sistema di difesa aerea ad alta quota è stato inviato nel caso in cui l’Iran reagisse a un previsto attacco di rappresaglia israeliano.

‘Israele, consegnata a Usa proposta per fine guerra Libano’

Israele ha consegnato agli Usa un documento per una soluzione diplomatica per la fine della guerra con Hezbollah: lo riporta Axios, citando funzionari statunitensi e israeliani. Israele ha chiesto che all’Idf sia consentito di impegnarsi in una “forza attiva” per assicurarsi che Hezbollah non si riarmi e non ricostruisca la sua infrastruttura militare vicino al confine e ha inoltre chiesto che la sua aeronautica militare abbia libertà di operare nello spazio aereo libanese.

Un funzionario Usa ha dichiarato ad Axios che è altamente improbabile che il Libano e la comunità internazionale accettino le condizioni poste da Israele.

Idf, ‘rilevati questa mattina 25 razzi lanciati dal Libano’

L’esercito israeliano (Idf) ha rilevato questa mattina nello spazio aereo del Paese circa 25 razzi lanciati dal Libano dopo che le sirene sono risuonate nelle zone dell’Alta Galilea, della Galilea occidentale e della Galilea centrale: lo rende noto l’Idf in un comunicato pubblicato su Telegram. Alcuni razzi sono stati intercettati e non sono stati segnalati feriti, aggiunge la nota.

Idf, ‘colpiti siti del gruppo finanziario di Hezbollah’

L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver condotto una serie di “attacchi mirati… su decine di strutture e siti utilizzati dall’organizzazione terroristica Hezbollah per finanziare le sue attività terroristiche contro lo Stato di Israele”: lo ha reso noto l’Idf in un comunicato pubblicato su Telegram.

“Gli attacchi sono stati condotti nelle aree di Beirut, nel sud del Libano e nel profondo del territorio libanese”, si legge inoltre nella nota. Ieri l’agenzia di stampa statale libanese aveva riferito di attacchi da parte dell’Idf contro le strutture finanziarie del gruppo.

ANSA

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