POLITICA
COMUNE DI TURSI – SITUAZIONE CRISI ACQUEDOTTO LUCANO
Crisi Acquedotto Lucano. Il Sindaco di Tursi Salvatore Cosma (Azione): "Si pensi agli interessi dei cittadini e delle imprese prima delle lotte per le nomine".
E’ di dominio pubblico in questi giorni la disputa per il rinnovo delle cariche alla guida di Acquedotto Lucano. Due i nomi che concorrono per ottenere la carica di amministratore unico dell’ente che gestisce le acque lucane: l’uscente Alfonso Andretta e lo sfidante Andrea Bernardo.
Nel marasma di elogi e critiche all’uno e all’altro esponente, resta un dato di fatto che nessuno dei due schieramenti pare aver messo al primo posto: il benessere di cittadini e imprese in un momento di grave difficoltà soprattutto dovuta alle scarse piogge alternate ai violenti nubifragi dei giorni scorsi.
Il Sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, esponente di Azione, si fa portavoce del pensiero della sua corrente politica sulla questione Acquedotto Lucano:
“Quando ci sono nomine da spartire, si crea un gran polverone e tutta l’attenzione delle fazioni rappresentanti i due esponenti che ambiscono alla carica, si lanciano in sproloqui e programmi che poi sappiamo tutti quanto dureranno.
Nessuno invece pone l’accento sulle condizioni in cui cittadini e imprese quotidianamente versano per via della gestione acqua.
Le continue razionalizzazioni d’acqua in diversi comuni del potentino, le interruzioni improvvise e continue che danneggiano gravemente attività commerciali ed imprenditoriali presenti sul territorio da chi verranno ristorati?
Senza contare la gestione delle dighe che, soprattutto in questi giorni di violento maltempo, non sappiamo come è stata fatta dato che, parlo soprattutto per il territorio della val d’Agri, con l’apertura della diga di Gannano, non comunicata per tempo a nessuno, ha portato all’aumento dei danni già causati dalle abbondanti piogge cadute nel giro di 48 ore.
Non meno importante è la situazione degli acquedotti rurali che da anni vengono puntualmente snobbati dall’ente Acquedotto Lucano nonostante le famiglie onorino le spettanze senza ricevere un servizio consono ad una società civile.
Esempio su tutti la condizione della frazione di Panevino dove da anni vengono promessi interventi a fronte di progetti e richieste presentante dalla mia amministrazione comunale, senza però ricevere riscontro in opere reali e concrete ma solo becera campagna pubblicitaria per non dire elettorale.
Tutto questo mostra come, prima di pensare a nomine, postazioni, incarichi, progetti faraonici, accuse a destra e a manca, si pensi alla situazione in cui quotidianamente versano famiglie, imprese e aziende agricole, che devono fare i conti a giorni alterni con la scarsità d’acqua o con l’alluvione a causa di scelte poco condivisibili e, cosa più grave, non comunicate a nessuno per tempo.
Azione, come sempre, pensa agli interessi della collettività ed a mettere al primo posto le istanze dei cittadini e delle imprese prima di discutere su nomi e cariche.
Questo vale per Acquedotto Lucano e per tutte le controllate regionali che, sono organi di cui la Regione Basilicata deve servirsi solo ed esclusivamente per garantire un servizio efficiente ed efficace alla collettività.”