CULTURA E EVENTI

Domenica 3 novembre il concerto Harmonia Artificiosa apre a Matera l’ultimo quartetto di appuntamenti della XXV edizione del Festival Duni

Domenica 3 novembre alle ore 20:00, nelle splendide sale di Palazzo Bernardini a Matera, Elicia Silverstein e Marco Bianchi ai violini e Riccardo Doni al cembalo e organo positivo inaugureranno le attività novembrine della XXV edizione del Festival Duni, il festival dedicato alla musica antica che dal 1999 porta a Matera i nomi più importanti della musica antica internazionale.

Harmonia Artificiosa, questo il titolo del concerto – preso in prestito da una delle opere di Biber – vedrà Silverstein, Bianchi e Doni impegnati con le opere di Heinrich Ignaz Franz von Biber compositore e violinista austriaco del XVII secolo, riscoperto e apprezzato durante il 1900; del compositore contemporaneo Luciano Berio, figura di primo piano dell’avanguardia musicale del dopoguerra; e di Marcello Panni  decano di Nuova Consonanza, il movimento d’avanguardia che, negli anni ’60 del secolo scorso, ha cambiato il modo di fare musica colta in Italia. Ad una settimana dal concerto di Orfeo Futuro di Bari con l’ensemble vocale marsigliese Musicatreize, che ha portato a Matera una esibizione di grande avanguardia musicale con radici ben piantate nel passato, il Festival Duni ancora una volta apre le porte al dialogo tra antico e contemporaneo.

“Nella nota d’autore ai suoi trentaquattro Duetti per due violini, Luciano Berio si riferisce a questi pezzi come ad un suo folklore privato” spiega la violinista Elicia Silverstein “ho trovato qualcosa di estremamente complementare nella profonda leggerezza di questi Duetti in miniatura scritti tra 1979 e 1983 e le partite contenute nella straordinaria raccolta Harmonia artifìciosa-ariosa di Biber, pubblicate quasi 300 anni prima, nel 1696. Ho preso come punto di partenza per il nostro nuovo progetto tre partite dell’Harmonia artifìciosa ariosa di Biber e i Duetti di Berio con la loro leggerezza.

Nel giugno del 2022 ho chiesto a Marcello Panni, compositore tanto ammirato sia da me e i miei colleghi sia dal suo storico amico Berio, di scrivere qualcosa che potesse collegare i magnifici Duetti di Berio con i brani più monumentali di Biber, che sembrano – quasi al contrario di quelli di Berio – sorgere verso l’alto dal profondo.

Panni aveva già scritto un duetto intitolato Luciano, in occasione del sessantunesimo compleanno di Luciano Berio.

Questo duetto, che prendeva a modello i 34 Duetti di Berio, è stato il punto di partenza che Panni aveva in mente per i suoi nuovi Duetti per due violini soli, di cui io e Marco Bianchi abbiamo avuto l’onore di dare la prima esecuzione mondiale al Ravenna Festival 2023″

La violinista Elicia Silverstein, vincitrice del Best Newcomer 2020 Award del BBC Music Magazine, sta rapidamente collezionando trionfi sulla scena internazionale grazie alle sue interpretazioni ricche di sfumature, audaci e sapienti e con un repertorio che spazia dal Seicento alla musica del ventunesimo secolo.

Ugualmente a suo agio su strumenti antichi e moderni, come solista o in formazioni cameristiche, il suo modo di suonare “elegante […] e splendidamente pieno di inventiva” (The Strad) unito al suo approccio “emotivamente sapiente” (Gramophone) la rendono una delle voci più importanti della sua generazione.

Appassionata nella creazione dei programmi concertistici e discografici che «[inseguono] il fulmineo percorso dei circuiti mentali che catturano e collegano punti lontani dello spazio e del tempo», (cit. Italo Calvino), il suo primo CD da solista, The Dreams and Fables I Fashion, che collega repertorio dello stylus phantasticus seicentesco con Bach, Berio e Sciarrino è stato pubblicato dall’etichetta britannica Rubicon Classics nell’ottobre 2018 con il plauso della critica internazionale.

Nata a New York, ha iniziato a suonare il violino all’età di due anni. Dopo essersi diplomata dalla pre-college division della Juilliard School, ha proseguito gli studi al Conservatorio della Colburn School a Los Angeles con Robert Lipsett e Arnold Steinhardt, dove è stata selezionata per esibirsi come solista con la Colburn Orchestra in numerose occasioni.

Nel 2013 si è trasferita in Europa grazie alla borsa di studio Fulbright della Netherland-America Foundation conseguendo un Master of Music cum laude al Conservatorium van Amsterdam sotto la guida di Vera Beths, Anner Bylsma e Lucy van Dael.

È affiliate professor alla University of Delaware ed ha effettuato masterclass in molti conservatori Europei e negli Stati Uniti. Suona un violino costruito da J.B.Vuillaume a Parigi nel 1856 (copia di un Guarnieri del Gesù) e con archi di René-William Groppe, Ralph Ashmead e Andrea Proietti.

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