Donald, il guerriero populista pronto al bis
Sopravvissuto a impeachment e processi, è un passo dal ritorno
Dalla casetta in stile Tudor del quartiere middle class di Jamaica a Queens ai fasti dello Studio Ovale della Casa Bianca.
Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti, ha stravolto la politica americana e assunto il controllo del partito repubblicano dopo essere sopravvissuto ad una serie incredibile di scandali.
Eletto presidente nel 2016 conquistando il cuore e la pancia dell’America bianca dimenticata con lo slogan ‘Make America Great Again’, Trump è stato battuto da Joe Biden nel 2020: una sconfitta che non ha mai ammesso, lamentando frodi elettorali e avviando una campagna senza sosta sulle elezioni truccate sfociata nell’assalto al Congresso del 6 gennaio.
L’attacco e le cospirazioni sul voto rubato gli sono costati due incriminazioni, una in Georgia e l’altra da parte del procuratore speciale Jack Smith. Oltre agli impeachment durante la sua presidenza, Trump ha anche un’incriminazione per le carte segrete trovate nel suo resort di Mar-a-Lago ed è stato condannato per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.
Continuando a cavalcare la ‘big lie’ delle elezioni rubate a quattro anni di distanza dalla sconfitta, l’ex presidente punta ora a riconquistare la Casa Bianca come suo ultimo atto politico. Durante la campagna elettorale ha riproposto molti degli slogan che gli regalarono la vittoria nel 2016, in primis quelli sull’immigrazione, ma è stato spiazzato dal ritiro di Joe Biden.
Alla convention repubblicana di luglio Trump si era presentato con la vittoria quasi in tasca: tutti i sondaggi lo davano saldamente avanti al suo rivale ed era uscito immune da un tentato assassinio durante uno dei suoi comizi. La sua immagine con il volto insanguinato e il pugno alzato lo aveva elevato, soprattutto fra la sua base, a eroe.
Poi però è arrivato il colpo di scena con il passo indietro di Biden e la nomina di Harris. Da allora la campagna dell’ex presidente è stata più in salita, come dimostrato anche dal primo e unico dibattito fra i due aspiranti alla Casa Bianca, durante il quale è apparso più in difficoltà di fronte all’ex procuratrice Harris.
Trump nasce come playboy e miliardario del cemento, da sempre ossessionato dall’altezza dei suoi grattaceli. Capo di un impero immobiliare ereditato dal padre Fred, che costruiva casette per inquilini middle class, l’inizio della sua ascesa nel mondo del real estate risale ai ruggenti anni ’80.
Dopo la Trump Tower su Fifth Avenue (di cui occupa un attico arredato in stile Re Sole) ha costruito altre torri, hotel di lusso e resort con il leitmotiv dell’oro con cui placca finiture e rubinetti dei bagni. Anche quelli a bordo del Trump Shuttle, il suo aereo personale, ribattezzato ai tempi della prima campagna elettorale ‘Trump Force One’.
Sposato con Melania Trump, l’ex presidente ha avuto altre due mogli in passato. La prima è stata Ivana, la madre di Don Jr, Eric e Ivanka (la figlia preferita). La seconda Marla Maples, impalmata dopo il divorzio alla Dallas da Ivana e madre della meno amata Tiffany.
ANSA