Nel Teatro Margherita di Bari dall’8 novembre tornano i World Press Photo Talks
Dalle storie di migrazione e di nuovi progetti di vita al lavoro e alla giustizia sociale nell’ambito della transizione verde; dai conflitti mondiali alla lotta alla sopravvivenza ai margini del capitalismo; e ancora, dai rapporti tra le generazioni ai diritti civili e all’inclusione delle persone LGBTQIA+ nei luoghi di lavoro.
Nell’ambito di World Press Photo Exhibition, della più prestigiosa mostra di fotogiornalismo al mondo, giunta alla sua 67° edizione e ospitata per l’undicesimo anno nel capoluogo pugliese, da venerdì 8 novembre a venerdì 6 dicembre torna a Bari World Press Photo Talks, un ciclo di incontri di approfondimento sui temi salienti che animano il dibattito contemporaneo, organizzato da CIME in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari.
Ospitata nella sala conferenze del Teatro Margherita di Bari, la rassegna accompagnerà la mostra fotografica fino alla sua chiusura con un fitto calendario di appuntamenti durante i quali, in compagnia di autorevoli ospiti e a partire dagli spunti forniti da World Press Photo Exhibition 2024, saranno affrontate tematiche di grande attualità.
Dal 1955 World Press Photo premia il meglio del fotogiornalismo mondiale, selezionando gli scatti che raccontano le notizie più importanti occorse nell’anno precedente. Immagini fotografiche capaci di trasportare i visitatori in altri luoghi e altri contesti, a contatto con storie all’apparenza anche lontane, ma che diventano immediatamente vicine e accessibili.
Una piccola e preziosa mappa visiva, utile ad orientarsi nel flusso di informazioni frenetico e asfissiante a cui chiunque è sottoposto: bombardato da immagini e stimoli provenienti dai mass-media e dai social network, il pubblico di ogni età e contesto socioculturale è sempre meno in grado di distinguere tra fatti e fake news, tra verità scientifiche e opinioni.
Per offrire un ulteriore contributo alla comprensione di un quotidiano sempre più complesso, Cime sceglie quindi di affiancare alle immagini le voci, dedicando degli approfondimenti settimanali ad alcuni degli argomenti più di rilievo del panorama attuale.
Alle studentesse ed agli studenti che frequentano il corso di Laurea di Scienze Politiche sarannoriconosciuti i CFU secondo quanto previsto dal regolamento didattico. Maggiori informazioni sul sito www.uniba.it/it/ricerca/dipartimenti/scienze-politiche
“Guerre, cambiamento climatico, transizione energetica e discriminazioni. Anche quest’anno visitare i padiglioni di World Press Photo ci impone di guardarci allo specchio collettivamente senza farci sconti, anche se è doloroso e ci fa paura perché pone interrogativi inquietanti sull’immediato futuro dell’umanità intera – spiega Giuseppe Cascione, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari –.
Ma proprio per questo il mondo universitario non può sottrarsi al compito di prendere parola nello spazio pubblico, di contribuire a dare un nome a ciò che ci spaventa e ci fa perdere pezzi di umanità, di pace, di vita e di ecosistema. Da questa convinzione nascono gli otto talk che il Dipartimento, che sono onorato di dirigere pro tempore, ha inteso promuovere. Ci vediamo al Teatro Margherita”.
“Quest’anno riproponiamo con entusiasmo il ciclo di incontri World Press Photo Talks a latere della World Press Photo Exhibition al Teatro Margherita di Bari: un appuntamento ormai imprescindibile per chiunque voglia comprendere le storie più rilevanti e toccanti del nostro tempo attraverso l’arte del fotogiornalismo – aggiunge Vito Cramarossa, direttore di Cime – Accanto alla potenza delle immagini esposte, abbiamo voluto creare un’occasione di riflessione e dibattito con un ciclo di appuntamenti organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari.
Il programma prende spunto dai molteplici temi trattati in mostra ed ha l’obiettivo di generare un dialogo vivo e significativo tra la fotografia ed i suoi spettatori.
Questa sinergia con l’università e il territorio è al centro della nostra filosofia: CIME, attraverso la World Press Photo Exhibition, abbraccia infatti una visione volta a seminare riflessione e coscienza attraverso un dialogo costante con il nostro territorio spingendo quindi la comunità a confrontarsi con le sfide del presente.
I temi affrontati – dai diritti civili ai conflitti internazionali, dalla transizione energetica alle migrazioni – sono oggi più che mai essenziali per comprendere e agire nel nostro tempo. La partecipazione di ospiti illustri, come l’astrobiologo della NASA Aaron Gronstal e il fotografo Pablo E. Piovano, arricchirà il programma, offrendo nuovi spunti di approfondimento e connessione”.
“Come sempre, World Press Photo ci offre la possibilità di osservare il mondo da diverse prospettive e, contemporaneamente, di discutere e confrontarci sui cambiamenti in corso, alcuni più drammatici e urgenti di altri, nelle diverse aree del Pianeta – commenta Paola Romano, assessora alle Culture del Comune di Bari -.
Tanti i temi che impongono a tutti noi una riflessione profonda e strutturata, se intendiamo comprendere la storia mentre accade e formare le giovani generazioni a uno spirito critico sul mondo e sulle dinamiche che lo attraversano.
Per questo non possiamo che ringraziare CIME che, con lungimiranza e autentico rispetto per il nostro territorio, ci pone di fronte a una serie di interrogativi da sciogliere assieme agli studenti, ai più giovani e ai futuri cittadini”.