Basilicata : crisi idrica e sanitaria, conferenza stampa della minoranza
"La gestione fallimentare della emergenza idrica e la crisi del sistema sanitario in Basilicata" al centro della Conferenza stampa, convocata dall’opposizione nel primo pomeriggio, presso il Consiglio regionale
Si è tenuta, nel primo pomeriggio, la Conferenza stampa della minoranza a cui hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, le consiglieri regionali del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri, i consiglieri regionali del Pd, Piero Lacorazza e Roberto Cifarelli, Piero Marrese capogruppo di Bd e Antonio Bochicchio capogruppo di Avs-Psi-LBp.
In apertura, Chiorazzo (Bcc) ha evidenziato “che sono in corso due crisi gravissime, quella idrica e quella della sanità, crisi che stanno determinando una frattura tra il Governo e i cittadini. Sull’emergenza idrica la Giunta regionale e Acquedotto lucano fanno ormai acqua da tutte le parti.
Non avevamo mai assistito a tali disagi che ormai toccano anche il Capoluogo di regione, eppure c’erano tutti i segnali per prevedere l’emergenza, bastava guardare alla situazione delle dighe e degli invasi anche ad occhio nudo.
Anche la diga di Senise per esempio, la più grande d’Europa in terra battuta, se non dovesse arrivare presto la pioggia, entrerà in sofferenza.
Negli ultimi 6 anni sono stati sprecati mln di m3 di acqua per non aver provveduto a riparare i danni esistenti. Ugualmente, sulla sanità la situazione è altrettanto drammatica e i dati sono impietosi, da quelli sulle liste d’attesa a quelli sui ricoveri fuori regione.
Per questi ultimi, in pochi anni si è passati da una spesa di 30 mln di euro a una di 120 mln, ciò significa che i lucani non si fidano più del loro sistema sanitario.
Da ormai 12 anni manca un Piano Sanitario regionale. I nostri presidi ospedalieri vivono una situazione difficile, dall’Ospedale San Carlo di Potenza a quello di Matera, perché sono state bruciate risorse invano. Il presidio ospedaliero materano è ormai diventato una succursale del Miulli di Acquaviva delle Fonti.
Chiediamo che questi problemi siano affrontati in un Consiglio regionale straordinario. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità nell’interesse dei lucani”.
A seguire, Verri (M5s) ha sottolineato che “i temi dell’acqua e della sanità toccano la carne viva dei lucani.
La maggioranza sta dimostrando poca incisività sulle crisi in corso ed è spaccata su tali questioni dirimenti per il futuro della Basilicata.
Siamo di fronte ad una crisi idrica senza precedenti che non dipende dalla scarsità delle precipitazioni ma da una grave carenza infrastrutturale che riguarda i nostri invasi, inadeguatamente manutenuti.
Il presidente Bardi propone soluzioni tampone, come il prelievo dell’acqua dal Basento, che sollevano incognite ambientali e di sicurezza sanitaria. Si cerca di rincorrere l’emergenza mentre i problemi andavano affrontati per tempo”.
Per Araneo (M5s), “Ci si trova al cospetto di due emergenze urgenti, ma non estemporanee, che sono il risultato di una cattiva gestione di Governo.
Nei 6 anni passati, il centro-destra non ha manutenuto le infrastrutture idriche e ora prova a raccogliere misere gocce d’acqua.
Anche il prelievo dal fiume Basento espone a forti perplessità. I problemi non sono da meno in Sanità dove, delle due l’una, o il Governo è totalmente menefreghista oppure sta perseguendo scientemente un progetto di distruzione della sanità pubblica a vantaggio di quella privata.
Da ultimo, l’assessore Latronico ha appena spostato 2 mln di euro dalle misure per l’abbattimento delle liste d’attesa sulla sanità privata. Noi ci opporremo strenuamente a questo orizzonte per salvaguardare la sanità pubblica, a partire dal nuovo piano sanitario regionale che chiediamo con ogni urgenza per aprire una discussione seria sui presidi territoriali e per potenziare il sistema dell’emergenza-urgenza sul territorio”.
Lacorazza (Pd) ha posto l’accento “sul ruolo essenziale dei mezzi di informazione in questa fase per sollecitare il Governo regionale il quale svicola dalle proprie responsabilità su questioni critiche per il futuro della Basilicata. Acqua e salute sono il punto di frattura tra Governo e comunità. Il presidente Bardi sta dimostrando una gestione superficiale delle crisi in atto.
La verità è che i lucani non hanno più in mano il rubinetto dell’acqua perché hanno subito lo scippo della risorsa. Il nostro oro blu è finito in mano ad Acque del Sud e noi non siamo più nella ‘stanza del rubinetto’. Inoltre, anche il ruolo di Acquedotto Lucano non è stato definito mentre Acquedotto Pugliese e ACEA si accordano per acquisire il 30 percento di Acque del Sud.
Bardi non ha visto arrivare la crisi idrica ed evita di assumersi le responsabilità. Sulla Sanità la situazione non è migliore.
L’assessore Latronico non ha risposto puntualmente, in Consiglio regionale, alla mia interrogazione sui tempi medi di attesa intercorrente dalla chiamata al 118 all’arrivo del mezzo sul luogo del soccorso, arroccandosi dietro i 20 minuti previsti dai Lea, così come a quella sullo spostamento della postazione del 118 nel centro abitato di Viggiano, dove è Sindaco il fratello di un Assessore della Giunta Bardi.
È necessario discutere del nuovo Piano Sanitario regionale che manca ormai da 12 anni ed è lo strumento essenziale per riorganizzare l’attuale sistema”.
Bochicchio (Avs-Psi-LBp) ha rimarcato che “Sulla crisi idrica il presidente Bardi arriva tardi e male. Non solo i cittadini ma anche le attività commerciali del Capoluogo e dell’hinterland sono in difficoltà e rischiano di chiudere i battenti a causa della mancanza di acqua.
Sulla Sanità è necessario approvare il nuovo Piano sanitario regionale, senza il quale ogni ulteriore ragionamento diventa vacuo. Segnalo inoltre una notizia appresa dai giornali secondo la quale l’Ospedale San Carlo era oggi senza riscaldamento per risparmiare. Se confermate, sono notizie inaccettabili”.
Cifarelli (Pd), ha espresso “Un giudizio negativo sugli ultimi 6 anni di Governo regionale. Lo diciamo perché ci teniamo alla Basilicata e vogliamo contribuire a risolvere problemi e criticità portando le questioni in Consiglio regionale. Il problema idrico lo abbiamo sollevato mesi fa allorché raccogliemmo il grido d’allarme del mondo agricolo, soprattutto dell’area nord della Basilicata.
Se non si trovano soluzioni efficaci lo stesso problema lo avremo a febbraio-marzo anche nel materano e nel metapontino.
Bardi non ha visto arrivare la crisi ma siamo pronti a collaborare per trovare insieme le soluzioni migliori. Sono ormai passati 6 mesi da quando il Governo si è insediato ma anche per la redazione del Piano sanitario regionale siamo in ritardo, non è stato nemmeno individuato un gruppo di lavoro.
Viviamo in una regione destinata a scendere sotto i 500 mila abitanti, con caratteristiche demografiche e territoriali difficili, dobbiamo trovare delle soluzioni e lo dobbiamo fare insieme, soprattutto se queste si annunciano difficili ma indispensabili per salvare la nostra Sanità.
È necessaria la collaborazione di tutta la società per accompagnare la riorganizzazione del sistema sanitario in Basilicata.
Bardi invece continua a fare l’uomo solo al comando ma da questa situazione si esce solo con la condivisione delle azioni.
Noi siamo pronti ad assumerci, in quanto minoranza, le responsabilità che ci competono e a fare ogni sforzo nell’interesse dei lucani”.
Infine, Marrese (Bd) ha ribadito il ruolo dell’opposizione “Che sarà sicuramente propositivo in questa fase difficile, al fine di affrontare e trovare soluzioni adeguate sia per la crisi idrica che per le problematiche in ambito sanitario, dove l’assenza di un Piano accresce le criticità. Bisogna lavorare per il futuro della Basilicata e noi non ci sottrarremo ai nostri doveri.
Tuttavia, Bardi è ancora latitante su questi problemi. Noi chiederemo sedute straordinarie del Consiglio regionale sia sulla questione idrica che su quella sanitaria per offrire la nostra collaborazione e la nostra visione, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.