CRONACA

“Senise: Il Consiglio di Stato chiude il caso ONMI, confermata la legittimità dello sgombero”

Il Consiglio di Stato respinge l’appello dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia: “Prevalenza della tutela della pubblica incolumità.”

In data 19 Novembre 2024, il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, ha pronunciato una sentenza n.  9197/2024   confermando la legittimità delle ordinanze di sgombero emesse dal Comune di Senise.

Tali provvedimenti riguardano un immobile storico situato in Largo Donnaperna, di proprietà dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia (ONMI). Respinto l’appello proposto dall’ONMI, è stata ribadita la prevalenza della tutela della pubblica sicurezza rispetto agli interessi della proprietà.

L’oggetto del contendere erano diverse ordinanze comunali, tra cui quella del 2020, che ordinavano lo sgombero e la messa in sicurezza dell’edificio a seguito di gravi carenze strutturali, evidenziate anche da sopralluoghi tecnici e segnalazioni dei Vigili del Fuoco.

Secondo il Comune, l’immobile presentava rischi concreti per la pubblica incolumità, data la precarietà statica aggravata da eventi sismici precedenti.

L’ONMI aveva impugnato le ordinanze sostenendo che:
– L’immobile era stato dichiarato agibile in passato.
– Mancava un pericolo imminente tale da giustificare l’ordinanza di sgombero.
– Le misure adottate erano sproporzionate rispetto alle esigenze di sicurezza.

Tali argomentazioni erano state già respinte in primo grado dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Basilicata.

Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello, confermando l’operato del Comune e le motivazioni del TAR. In particolare:
– È stato ritenuto legittimo il ricorso a un’ordinanza contingibile e urgente ai sensi dell’art. 54 del D.lgs. 267/2000, anche in assenza di un pericolo imminente, qualora sussista una ragionevole probabilità di rischio per la pubblica incolumità.
– La documentazione presentata dall’ONMI, inclusi i certificati di agibilità, è stata considerata insufficiente per confutare le evidenti carenze strutturali dell’immobile.
– Il Consiglio ha sottolineato che il principio di precauzione consente alle autorità pubbliche di intervenire per prevenire rischi potenziali, senza attendere che si concretizzino eventi dannosi.

La sentenza ha ribadito che la tutela della sicurezza pubblica è una priorità, specialmente in situazioni di degrado edilizio in territori a rischio sismico.

Parallelamente, si sono conclusi i procedimenti penali a carico dei funzionari comunali firmatari delle ordinanze del 2013 e 2016, Vincenzo Guaragnone, ex responsabile del settore amministrativo, e l’architetto Bernardino Filardi, responsabile dell’ufficio tecnico,entrambi sono stati assolti.

Contestualmente, il Consiglio di Stato ha respinto in via definitiva l’appello dell’ONMI, confermando la legittimità delle ordinanze di sgombero e ribadendo l’urgenza di interventi necessari per garantire la sicurezza pubblica.

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