Sanità, ok al Piano per la formazione continua
Latronico: "un imperativo di sicurezza ed efficacia nelle cure, si tratta di un’occasione unica per la valorizzazione delle risorse umane, nonché per lo sviluppo di nuove figure professionali indispensabili alla riorganizzazione del settore sanitario".
La Regione Basilicata ha adottato il nuovo Piano per la Formazione Continua in Sanità (Ecm), un programma strategico volto a garantire il costante aggiornamento delle competenze professionali degli operatori del settore sanitario, migliorando così la qualità dei servizi offerti ai cittadini lucani.
Ne ha dato notizia l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico a seguito dell’approvazione del documento in Giunta regionale.
Il Piano di formazione continua, con validità per il triennio 2025-2027, individua gli obiettivi formativi di interesse regionale, presentandosi come Linea Guida in armonia con quanto già definito dagli Accordi Sato-Regioni. Contiene gli obiettivi formativi nazionali e regionali, quelli tecnico-professionali, quelli di processo, di sistema e indica come aree strategiche formative, per le due Aziende Sanitarie Territoriali di Matera e Potenza, l’Azienda ospedaliera S. Carlo di Potenza e l’IRCCS CROB di Rionero in Vulture. I provider regionali ECM, ovvero i soggetti pubblici e privati che operano regolarmente nel campo della Formazione Continua degli operatori sanitari abilitati a realizzare attività formative per l’ECM e a rilasciare i crediti formativi ai partecipanti, dovranno far riferimento al piano per individuare gli obiettivi formativi che entreranno a far parte dei propri Piani di Formazione.
“Un’organizzazione sanitaria è capace di soddisfare i bisogni di salute nella misura in cui riesce a promuovere ed orientare lo sviluppo professionale del proprio personale in termini di conoscenza, capacità, consapevolezza e disponibilità ad assumere responsabilità” – ha detto l’assessore Latronico.
“La formazione continua degli operatori sanitari del S.S.R. non è pertanto, solo un obbligo deontologico del professionista ma è uno strumento orientato al costante allineamento delle competenze e delle conoscenze con le trasformazioni determinate dall’ evoluzione dei bisogni sanitari, dai mutamenti della domanda sanitaria e dalla richiesta di maggiori e qualificate conoscenze scientifiche e tecnologiche al fine di offrire un’assistenza qualitativamente utile.
Il documento, si arricchirà del “Piano straordinario di qualificazione delle competenze del personale sanitario” – ha aggiunto l’assessore. “Un’occasione unica per la valorizzazione delle risorse umane, nonché per lo sviluppo di nuove figure professionali indispensabili alla riorganizzazione del settore sanitario.
Operando in maniera sinergica sul piano dello sviluppo delle competenze e dello sviluppo organizzativo – ha concluso – si potrà garantire una formazione basata sulle evidenze scientifiche e sull’appropriatezza clinico-assistenziale, garantendo percorsi formativi adeguati al cambiamento organizzativo atteso e alla gestione della complessità; la finalità è rispondere attraverso una goveranance definita, ai bisogni diversificati di operatori, cittadini, utenti e gestori del sistema”.