Decollanz Acque del Sud Spa “Chiarimenti sulla Diga Camastra: Nessuna Apertura Incontrollata, Solo una Correzione Tecnica”
“Ancora una volta in relazione ad alcune notizie apparse sulla stampa corre l’obbligo di fare alcune precisazioni a tutela della verità dei fatti. Innanzi tutto non vi è mai stata alcuna “apertura delle paratoie” incontrollata sulla diga Camastra, tantomeno alcun rilascio di risorsa idrica.
Chi continua a sostenere questa tesi è chiaramente in palese malafede dal momento che sulla questione è intervenuta anche la Direzione Generale Dighe (M.I.T.) a seguito di specifica interrogazione parlamentare.
Come c’è stato modo di precisare con un precedente comunicato in data 18/10/2024, sul bollettino quote e volumi invasi in pari data, c’è stato un allineamento della quota/volume della diga Camastra (rispetto al giorno precedente) dovuta alle risultanze di rilievi di dettaglio (aggiornamento della batimetria rispetto al 2017) ed alle difficoltà di rilevazioni di campo con le attuali condizioni di minimo invaso.
Pertanto si è trattato solo ed esclusivamente di una correzione dovuta ai risultati della batimetrica, dal momento che il livello bassissimo di invaso, a causa dell’interrimento, non consentiva una misurazione precisa.
Forse è arrivato il momento di smetterla con il qualunquismo di marciapiede, e concentrarsi tutti nel dare una mano ad una intera comunità che in questo momento è in gravissima difficoltà.
E questo senza necessariamente ogni volta tirare in ballo il passato. Il passato non può essere nascosto, la storia di EIPLI e dei suoi disastri è nota, così come è nota la lista dei precedenti commissari succedutesi dal 2011 in poi: https://eipli.it/gestione commissariale/ E sempre per amore di verità questa è la vera storia della Diga Camastra: I lavori di costruzione della Diga Camastra sono iniziati nel 1962 ed ultimati a giugno 1968; dal
giugno del 1964 sono iniziati gli invasi sperimentali.
La diga è stata esercita alla quota di massima regolazione di 531,60 m s.l.m.. fino alla limitazione di invaso intervenuta nell’ottobre 2018 a 528,60 m s.l.m. a causa di carenze manutentive e dell’ancora pendente collaudo della diga ex Art.14 del D.P.R. 1363/59. Nel marzo 2019 è stata impartita dall’UTD l’attuale quota di limitazione dell’invaso a 524,60 al fine di ridurre l’impegno statico dello sbarramento e delle opere accessorie e di scarico della diga rimandando ulteriori valutazioni all’esito della trasmissione ed all’esame della documentazione inerente la rivalutazione simica ai sensi della normativa vigente.
Dall’intervenuta limitazione di invaso già del 2018 l’uso della risorsa idrica dell’invaso del Camastra, originariamente potabile, irriguo ed industriale, è divenuto esclusivamente quello potabile.
Dall’analisi dei bilanci idrologici dell’invaso degli ultimi 38 anni ( dal 1986 ad oggi) gli afflussi che si sono avuti nel periodo autunno/inverno 2023/2024 (per complessivi 21M di mc circa) sono i più bassi registrati con un decremento dell’80% rispetto alla media che risulta di circa 110M di mc; ciò ha comportato bassissimi o quasi nulli afflussi all’invaso durante il periodo estivo.
Il concomitante incremento di prelievo dall’invaso a scopo potabile (dovuto alla magra delle sorgenti) ed il perdurare dell’assenza di afflussi ancora alla data odierna ha comportato il raggiungimento delle attuali quote mai registrate negli ultimi 40 anni (se non in concomitanza di una manovra di vuotamento dell’invaso nel marzo del1994 per manutenzione straordinaria)”.