CULTURA E EVENTI

Prima edizione di Naiadi sul Lago Sirino

Evento il 30 novembre e l'1 dicembre. Il Commissario del Parco nazionale Appennino lucano, Antonio Tisci: evento concentrato sulla preparazione degli stati generali delle aree protette. Due giorni di approfondimento con la partecipazione di oltre settanta relatori.

Si terrà il 30 novembre e il 1 dicembre nella fantastica cornice del Lago Sirino la prima edizione di Naiadi.

L’appuntamento che, nelle intenzioni del Commissario del Parco Nazionale Appennino Lucano Antonio Tisci dovrà diventare ciclico, sarà nella sua prima edizione concentrato sulla preparazione degli stati generali delle aree protette.

La due giorni di approfondimento sarà articolata in sei tavole rotonde con la partecipazione complessiva di oltre settanta relatori.

Si inizia il 30 Novembre alle ore 10 con i saluti istituzionali del Commissario del Parco, del Sindaco di Nemoli Carlomagno e del Dirigente del Ministro dell’Ambiente Maturani.

Immediatamente dopo il Parco racconterà le azioni che si stanno mettendo in campo sul territorio del Parco.

La tavola rotonda che sarà aperta dal Presidente della Comunità del Parco Rubino, verrà chiusa del Direttore del Parco Luzzi e vedrà, tra le altre cose, la proiezione di video che raccontano le bellezze del territorio.

Nel pomeriggio del sabato si entrerà nel vivo del ruolo delle aree protette. La tavola rotonda che sarà aperta dall’Avvocato De Conciliis, capo della segreteria del Sottosegretario Barbaro e conclusa dalla vice presidente nazionale di Federparchi Santina Grande vedrà confrontarsi tra di loro Marco Visconti (Presidente di Roma Natura), Francesco Mianulli (Presidente del Parco Regionale della Murgia Materana e delle Chiese Rupestri), Francesca Di Lucchio (Presidente del Parco Regionale del Vulture), Marco Delorenzo (Direttore del Parco Regionale delle Piccole Dolomiti Lucane e Gallipoli Cognato), Francesco Tarantini (Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia), Giuseppe Coccorullo (Presidente del Parco Nazionale del Cilento), Antonino Miccio (Direttore dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno), Andrea Gennai (Direttore Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna) Luciano Sammarone (Direttore Ente Parco Nazionale d’Abbruzzo Lazio e Molise), Pietro Serroni (Direttore f.f. Ente Parco Nazionale del Pollino), Mauro Durbano (Presidente Parco Nazionale del Gran Paradiso), Stefano Donati (Direttore Parco Nazionale Circeo)

A seguire, alle 18.30 ci sarà un vero e proprio confronto scientifico sulla biodiversità e sulla gestione della stessa. I lavori saranno aperti dal Direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Giuseppe Luzzi e conclusi dal Capo Dipartimento Monitoraggio tutela dell’ambiente e della biodiversità dell’ISPRA Luigi Ricci.

Sarà un vero e proprio dibattito dall’alto profilo accademico che vedranno confrontarsi tra di loro il Prof. Daniele Canestrelli e il Prof. Gianluca Piovesan dell’Università della Tuscia, il Dott. Sandro Nicoloso di D.R.E.AM. Italia, i professori Michele Paternoster e Laura Scrano dell’Università degli Studi di Basilicata, il Prof. Rondanini della Sapienza e il Dirigente dell’ARPAB Gaetano Caricato.

 Domenica 1 sarà dedicata alle prospettive politiche ed economiche per i parchi. Si inizierà alle 9.30 con un dibattito tra le associazioni ambientaliste.

Ad animare la discussione ci saranno Antonio Lanorte di Legambiente, Savino Gambatesa di Fare Verde, Arturo Covella dei Gruppi di Ricerca Ecologica, Rocco Chiriaco del Movimento Azzurro, Vincenzo Pepe di Fare Ambiente, Domenico Totaro di Italia Nostra e Andrea Cerverizzo del WWF. Successivamente, sempre in mattinata a partire dalle 11.00 si svolgerà un’analisi sulle prospettive economiche dei parchi.

Il dibattito che verrà aperto dal Commissario Straordinario del PNAL Antonio Tisci vedrà la partecipazione di Palmarosa Fuccella (DestinationSpecialist), Carmina Lizza (Humanitas srl), Dario Rizzo (Micromondo), Donato Macchia (Editore di La Nuova), Giuseppe Postiglione (Editore Cronache) Giannino Lorusso (Coordinatore Regionale CIA), Antonio Pessolani (Presidente Regionale Coldiretti), Francesca Baldereschi (Responsabile Italia del progetto Slow Travel di Slow Food), Franco Carbone (Associazione Regionale Allevatori Basilicata), Renato Zaccagnino (Presidente Provinciale CNA), Francesco Somma (Presidente Confindustria Basilicata).

A concludere la sessione ci sarà l’autorevole intervento del Presidente del Consiglio Regionale Marcello Pittella.

La due giorni di approfondimento verrà conclusa da un confronto sulle prospettive politiche dei parchi.

A fare gli onori di casa in apertura il Commissario Straordinario del PNAL Antonio Tisci.

A confrontarsi su ciò che la politica può e deve fare per i Parchi ci saranno tutti i parlamentari lucani.

Accanto ai tre esponenti di Fratelli d’Italia Caiata, Mattia e Rosa (l’ultimo è relatore di una proposta di legge di modifica della Legge istitutiva dei Parchi Nazionali e delle loro governance), il parlamentare cinque stelle Arnaldo Lomuti.

Al confronto parteciperanno anche la deputata leghista calabrese Simona Loizzo e il casertano Marco Cerreto, molto atteso anche l’intervento di Vito De Filippo che, da Presidente della Regione Basilicata contribuì all’istituzione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucani.

Le conclusioni dei lavori saranno tirate dall’assessore regionale all’ambiente Laura Mongiello, dall’eurodeputato Alberigo Gambino, dal Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Mauro Rotelli e dal sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro.

“Sarà un momento di riflessione a 360 gradi – ha dichiarato il Commissario Straordinario del Parco Nazionale Appennino Lucano Antonio Tisci – che ci consentirà di parlare di biodiversità, del ruolo della aree protette e anche di immaginare le possibilità di sviluppo che si possono realizzare sui territori dei parchi”.

“Sono molto onorato – ha proseguito Tisci – del fatto che il Ministero dell’Ambiente, l’ISPRA e Federparchi ma anche tanti colleghi da tutta Italia e docenti universitari di varie accademie nonché le principali associazioni ambientaliste italiane abbiano accolto l’invito, così come raccolgo con grande entusiasmo la partecipazione di tutta la classe politica lucana e delle categorie produttive”.

“Credo – ha aggiunto Tisci – che si possa superare una visione delle aree protette come museo immobile per arrivare ad una protezione dinamica e produttiva della biodiversità che sappia partire da essa per costruire ipotesi di sviluppo economico.

L’agricoltura, l’artigianato e il turismo non si limitano a raccontare ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che sappiamo produrre ma sono produttori di ricchezza. Il compito del Parco è quello di costruire le condizioni affinchè queste dinamiche vengano sviluppate”.

“Mi sono posto la missione di portare il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – ha concluso Tisci – al centro della scena del territorio ma anche delle migliori tradizioni delle aree protette italiane.

Questo evento è solo un punto di partenza. Come ho detto a chi ha collaborato con me per la realizzazione di esso, è un evento zero da cui partire per costruire un’idea di Parco”

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