In un’atmosfera di grande commozione e partecipazione, lunedì 2 dicembre, il Comune di Tursi ha ufficializzato il gemellaggio con la splendida città greca di Parga.
Un evento storico che sancisce un legame profondo tra due comunità unite da radici comuni e da un desiderio condiviso di costruire un futuro insieme.
L’idea di unire Tursi e Parga è nata grazie alla passione e alla determinazione del professor Dimitri Roubis, archeologo dell’Università della Basilicata, che ha individuato significative affinità storiche, culturali e sociali tra le due città.
Gli scavi archeologici condotti sul sacro monte di Anglona hanno rivelato tracce di un passato condiviso, gettando le basi per un legame destinato a durare nel tempo.
La cerimonia ufficiale si è svolta nella sala consiliare “Armando Salvatore Di Noia”, alla presenza di autorità locali, cittadini e di una delegazione greca guidata dal sindaco di Parga, Zacharias Nikolaos.
Il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, ha sottolineato l’importanza di questo gemellaggio: “Quando il professor Roubis mi ha parlato delle similitudini tra Tursi e Parga, ho subito capito che si trattava di un’opportunità unica. Oggi, grazie al lavoro di tutti, questo sogno è diventato realtà.”
Il gemellaggio tra Tursi e Parga apre le porte a una serie di collaborazioni nei settori della cultura, del turismo, dell’economia e dello sport.
Scambi culturali, progetti di ricerca congiunti e iniziative per promuovere il territorio saranno solo alcune delle attività che caratterizzeranno questa nuova partnership.
Il sindaco Cosma ha voluto sottolineare l’importanza di questo gemellaggio anche in un’ottica più ampia, richiamando le parole di Papa Francesco: “Continuiamo a seguire il consiglio del Santo Padre che ci invita a costruire ponti e non muri per il benessere e la pace delle nostre comunità.”
Il gemellaggio con Parga rappresenta un nuovo capitolo nella storia di Tursi, una città che guarda al futuro con rinnovato entusiasmo e che si apre sempre di più all’incontro con le altre culture.