POLITICA

Crisi idrica,Cifarelli stigmatizza dichiarazioni presidente Bardi

"E’ inaccettabile la narrazione di Bardi riguardo all’emergenza idrica che continua a interessare circa 140.000 cittadini dei 29 comuni serviti dallo 'schema Basento-Camastra'. Occorre responsabilità, competenza e attenzione ai bisogni della comunità"

“E’ inaccettabile la narrazione proposta ieri dal Presidente Bardi in conferenza stampa riguardo all’emergenza idrica che continua a interessare circa 140.000 cittadini dei 29 comuni serviti dallo ‘schema Basento-Camastra’, secondo la quale poiché questi cittadini possono ‘godere’ di acqua corrente sarebbe tutto a posto e quindi l’emergenza sarebbe stata affrontata con il piglio giusto, e quindi ora possiamo occuparci di sistemare il resto”.

Lo dichiara il consigliere regionale Roberto Cifarelli (Pd) che aggiunge: “La verità è che Bardi, Aql, Arpab, Egrib e Acque del Sud SpA, nonostante i nostri appelli, non hanno visto arrivare la crisi e sono intervenuti tardivamente.

Verosimilmente, se Bardi si fosse attivato fin dalla scorsa primavera, quando abbiamo iniziato a incalzare il Presidente per la nomina della Giunta, sulla scarsa piovosità e sui danni all’agricoltura, ed avesse iniziato a disporre analisi per verificare l’uso potabile delle acque del Basento avrebbe ottenuto due risultati positivi: maggiore sensibilizzazione e consapevolezza della popolazione su ciò che stava accadendo e la possibilità di invasare la diga del Camastra spostando il cosiddetto ‘giorno zero’ molto più in avanti evitando così le restrizioni che i cittadini stanno subendo già dal mese di agosto”.

“Tutto ciò evidenzia una preoccupante mancanza di visione strategica e di pianificazione preventiva.

Gli interventi tecnici che oggi si vantano di aver messo in campo avrebbero potuto e dovuto essere adottati già mesi fa. Se ciò fosse stato fatto, avremmo avuto un accumulo idrico sufficiente ad attenuare i pesanti sacrifici che stanno gravando sui cittadini di Potenza e degli altri 29 comuni coinvolti.

Ribadisco l’importanza di adottare una programmazione lungimirante, basata sull’ascolto degli esperti e su azioni concrete e tempestive.

La crisi idrica – conclude Cifarelli – non può essere affrontata con dichiarazioni tardive o interventi d’emergenza, ma richiede responsabilità, competenza e una reale attenzione alle esigenze della nostra comunità”.

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