POLITICA

Emergenza acqua,Lacorazza commenta dichiarazioni di Bardi e Rosa

“Al Presidente Bardi non viene il dubbio che dopo sei anni di governo un po’ di responsabilità ci sono e che forse non ha gestito al meglio questa crisi? Magari la risposta verrà dal governo nazionale che risponderà all’interrogazione del Sen. Rosa”

“Abbiamo messo tutta la possibile responsabilità, ma non ci si può nascondere dietro gli appelli all’unità e gli inviti ad evitare speculazioni”.

E’ la dichiarazione del capogruppo del Pd, Piero Lacorazza che aggiunge: “Il presidente Bardi non ha visto arrivare la crisi e continua ad evitare il Consiglio preferendo le conferenze stampa, omettendo che da sei anni è al governo; altro che 40 giorni da Commissario! Ci sono idee progettuali! Non un piano.

Ci sono le risorse? Non le chiacchiere. Se ne parla ora e ora il senatore Gianni Rosa, che ha avuto nel quinquennio precedente responsabilità da assessore regionale, interroga il Governo e il Ministro, che peraltro hanno avuto grandi responsabilità nel sottrarre definitivamente ai lucani il rubinetto dell’acqua. Ma dal 2019 il problema è stato segnalato e il Presidente Bardi è parte dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale”.

“Il Presidente Bardi – e anche il sen. Gianni Rosa che oggi presenta l’interrogazione – ha fatto scorrere la nascita di Acque del Sud spa senza battere ciglio e oggi ancora nulla si dice su cosa si intende fare per il 30% delle quote che andranno ad asta pubblica – prosegue il capogruppo Pd ponendo dei quesiti -. Oppure, si ragiona sul Piano delle Acque della tutela e della valorizzazione?

E ancora, in che modo Autorità ed Enti intendono procedere in termini di pianificazione e programmazione per intervenire su schemi idrici, reti e valorizzare l’acqua che c’è e che va preservata per le future generazioni? Cosa si intende fare per progettazioni e appalti per evitare che, come accaduto nello scorso quinquennio, si perdano risorse e si ritardino interventi?

Come si mette in sicurezza il comparto agricolo già assetato e quello commerciale che soprattutto a Potenza e nei 28 comuni è colpito duramente? Insomma, non ci pare che su questi punti ci siano state risposte”.

“Se per onestà intellettuale abbiamo sempre sostenuto che questa condizione assume caratteristiche straordinarie e rispettato ogni passaggio di valutazione e di analisi sulla potabilità dell’acqua, con altrettanta sincerità il singhiozzo di governo con il quale il Presidente Bardi si presenta alle conferenze stampa è a tratti grottesco. Mi spiego e concludo.

1. Il Presidente Bardi governa da sei anni la Regione.

2. È Commissario per l’emergenza anche per una sua insufficienza del governo del territorio.

3. Annuncia il tubo di collegamento dal Basento alla Camastra in conferenza stampa senza che vi siano stati valutazioni e analisi preventive.

4. In forza del commissariamento va in deroga ad alcune norme del codice ambientale che consentono di far scorrere l’acqua nei rubinetti di Potenza e di altri 28 comuni.

5. A seguito della dichiarazione di potabilità che gli ‘enti regionali’ hanno garantito, autorizza attraverso Arpab Basilicata contro analisi con Arpa Puglia che verifica anche altri parametri.

6. La Procura della Repubblica preleva altri campioni e verifica la potabilità dell’acqua attraverso Arpa Campania.

Ma al Presidente Bardi non viene il dubbio che dopo sei anni di governo un po’ di responsabilità ci sono e che forse non ha gestito al meglio questa crisi?

Magari la risposta verrà dal governo nazionale che, dopo aver sottratto il rubinetto ai lucani, risponderà alla miracolosa interrogazione del Sen. Gianni Rosa che ha trovato qualche risorsa per gli investimenti.

Certo, a babbo morto e sulle macerie di una emergenza che oltre alle famiglie ha colpito duramente gli operatori economici.

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