Scontri a Torino al corteo degli studenti. Blitz alla sede Rai I manifestanti davanti alla sede del Politecnico
Scontri a Torino davanti alla sede del Politecnico si sono verificati durante un corteo di studenti.
I dimostranti hanno lanciato uova e sassi contro il reparto mobile della polizia, che ha reagito con manganellate.
I manifestanti – diverse centinaia – si erano avvicinati all’ingresso posteriore del Politecnico, tentando di sospingere contro il muro gli agenti del reparto mobile sistemati a presidio.
Le forze dell’ordine hanno reagito servendosi degli scudi e dei manganelli per ripristinare una fascia di rispetto. I dimostranti in seguito si sono avvicinati nuovamente per chiedere il rilascio del loro compagno bloccato dagli agenti.
È di due feriti tra le forze dell’ordine il primo bilancio degli scontri. Due studenti sono stati identificati. La loro condotta è ora al vaglio della Digos. Entrambi erano stati bloccati dagli agenti e dopo l’identificazione, avvenuta direttamente sul posto, sono stati rilasciati; quindi si sono riuniti al corteo
In seguito si è verificato un blitz alla sede della Rai di via Verdi, sempre da parfe dei giovani e giovanissimi partecipanti al corteo studentesco. I dimostranti hanno divelto la grata della porta d’ingresso al centro di produzione intitolato a Piero Angela.
Non sono però entrati nell’edificio: l’accesso era bloccato, subito dietro, da carabinieri in tenuta antisommossa. I manifestanti hanno sostenuto che la Rai fa “disinformazione” su quanto avviene in Medio Oriente. Sul selciato è stata tracciata la scritta “Rai: sanzionati”.
Il corteo di studenti delle scuole superiori e dell’università, terminato poco dopo le ore 14, aveva preso il via stamani.
La manifestazione non era stata preannunciata e il percorso non era stato concordato. I dimostranti hanno attraversato il centro storico compiendo frequenti deviazioni e creando notevoli disagi alla circolazione.
La protesta è stata diretta contro la Rai, l’Ufficio scolastico regionale, il Politecnico, la società Leonardo e il complesso delle Ogr, dove – è stato spiegato – trovano posto delle startup che “lavorano allo sviluppo di materiale bellico”; una vetrata è stata imbrattata con la scritta “Avio Kills”. Verso la fine si sono uniti al corteo alcuni giovani di origine straniera.
ANSA