Inaugurata la Mostra “Teatralità e Metamorfosi Pittoriche” di Pino Settanni alla Enzo Ferrara Art Gallery di Matera
Nel pomeriggio di ieri sabato 14 dicembre è stata inaugurata, presso la nuova sede della Enzo Ferrara Art Gallery, la mostra “Teatralità e metamorfosi pittoriche nella fotografia di Pino Settanni”, che si tiene all’interno degli eleganti spazi di Palazzo Viceconte a Matera.
Il fotografo, originario di Grottaglie, è protagonista di una retrospettiva che celebra il suo percorso artistico e la sua capacità unica di fondere fotografia e pittura.
All’inaugurazione hanno preso parte i fratelli di Pino Settanni, Tonio e Gianfranco, Giovanni Viceconte, proprietario della struttura che ospita la galleria, Luigi Vincenzo Ferrara, titolare della galleria, la storica dell’arte Milena Ferrandina, autrice dei testi della mostra, e Michele Saponaro, co-curatore insieme a Ferrara.
Le “pittofotografie” di Pino Settanni, insieme alle opere ottocentesche e novecentesche della collezione della Ferrara Art Gallery, segnano l’inizio di una nuova stagione culturale per Palazzo Viceconte, che diventa ancora una volta luogo di promozione dell’arte contemporanea.
Un Tributo all’Arte di Settanni
In mostra, per la prima volta, sono esposte ben 60 foto-pittoriche che rappresentano la quasi totalità della collezione Archeologia del Futuro (1995–2010) dell’artista, che purtroppo ci ha lasciato prematuramente a Roma nel 2010, all’età di 61 anni.
Nato a Grottaglie il 21 marzo 1949, Settanni ha sviluppato una poetica visiva dove la fotografia si trasforma in una tela pittorica, creando straordinarie metamorfosi che sfidano i confini tra media e discipline artistiche.
Come sottolinea Milena Ferrandina nei testi che accompagnano la mostra, «Sempre in bilico tra l’evanescenza della fotografia, la consistenza materica della pittura e l’effimero della performance, Pino Settanni ha saputo trasfigurare le sue immagini in opere di rara suggestione concettuale».
Le sue fotografie, arricchite da pennellate che richiamano i colori e le texture della pittura, sembrano raccontare storie o accentuare la carica sensuale dei soggetti ritratti. L’uso di colori vivaci come il verde, il viola, il rosso e l’oro conferisce alle scene una dimensione drammatica, quasi sacra, facendo di queste opere un incontro tra storia dell’arte, antropologia e performance.
Settanni stesso scriveva: «Non è concepibile un buon fotografo che non conosca la pittura, che non abbia l’umiltà di ammettere che la luce l’abbiamo imparata dai pittori. Non c’è foto che io faccia o veda senza paragonarla a qualche opera del passato.
Questa è un’operazione didattica che impongo a me stesso. Se non avessi studiato Caravaggio e il Cinquecento tedesco, non avrei mai fatto le fotografie che faccio».
Dettagli della Mostra
La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2025, con orari di apertura da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00.
Il martedì sarà possibile visitare la galleria solo nel pomeriggio. La galleria rimarrà chiusa il lunedì e la mattina del martedì. Dopo la Befana, l’apertura sarà limitata al pomeriggio nei giorni e orari sopra indicati. L’ingresso è libero.
Un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire l’incredibile talento di Pino Settanni e immergersi nel dialogo tra fotografia, pittura e performance che ha contraddistinto la sua breve ma intensa carriera.