Sanità in Basilicata, i viaggi della speranza pesano sul bilancio regionale
Torna a farsi sentire il fenomeno dei “viaggi della speranza”. Nonostante alcuni centri di eccellenza lucani, come l’ospedale San Carlo di Potenza e il centro oncologico di Rionero in Vulture, attirino pazienti da regioni vicine (soprattutto dalla Campania), migliaia di lucani sono costretti a rivolgersi a strutture sanitarie fuori regione per ricevere le cure necessarie.
Un trend che ha un costo elevato per le casse della Basilicata: secondo l’ultimo rapporto Agenas, nel 2023 il saldo della mobilità sanitaria è risultato negativo di oltre 52 milioni di euro, con un aumento del 13% dei costi rispetto al 2019. Al contrario, i ricavi dalla mobilità attiva sono diminuiti del 14% nello stesso periodo.
La Basilicata si conferma così una delle regioni più colpite dal fenomeno della mobilità sanitaria, con un andamento opposto rispetto a regioni come Lazio e Campania, che stanno invece lavorando per ridurre la spesa per le cure fuori regione.
Il dato si inserisce in un contesto nazionale allarmante: la spesa complessiva per la mobilità sanitaria in Italia sfiora i tre miliardi di euro, con un flusso migratorio che vede l’83% dei pazienti dirigersi verso il Nord.