Comune di Senise: Divieto di Botti e Fuochi d’Artificio per le Festività Natalizie e di Capodanno
Ordinanza del Commissario Straordinario
Il Commissario Straordinario del Comune di Senise ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente che vieta l’utilizzo di fuochi d’artificio, petardi, botti, razzi e prodotti pirotecnici similari su tutto il territorio comunale.
Tale provvedimento sarà in vigore dal 24 dicembre 2024 fino alle ore 7:00 del 7 gennaio 2025.
L’ordinanza nasce dalla necessità di garantire la pubblica incolumità e la sicurezza urbana, nonché di tutelare il benessere di persone e animali durante i festeggiamenti di fine anno. In particolare, il Commissario ha evidenziato:
- Rischi per la sicurezza personale: Ogni anno, in Italia, si registrano numerosi incidenti, spesso di grave entità, causati dall’imprudente utilizzo di materiale pirotecnico.
- Impatto sugli animali: Il fragore dei botti può causare gravi disagi agli animali domestici e selvatici, inducendo stati di panico che aumentano il rischio di smarrimenti, ferimenti o, in alcuni casi, decessi.
- Danni economici: L’accensione incontrollata di fuochi può provocare incendi e danneggiare il patrimonio pubblico e privato.
- Valorizzazione della tradizione pirotecnica autorizzata: L’ordinanza non vieta gli spettacoli pirotecnici autorizzati, riconoscendoli come espressione artistica e culturale da preservare.
L’ordinanza stabilisce il divieto assoluto di accensione o esplosione di materiale pirotecnico in aree pubbliche e private, sia coperte che scoperte, fatta eccezione per gli spettacoli preventivamente autorizzati dalle competenti autorità. Le violazioni comporteranno:
- L’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro.
- La possibilità di ulteriori sanzioni penali in caso di gravi violazioni.
Oltre ai divieti normativi, l’Amministrazione Comunale ha sottolineato l’importanza di un comportamento responsabile e rispettoso da parte di tutti i cittadini, affinché il Capodanno possa essere celebrato in sicurezza e armonia.
I cittadini possono presentare ricorso contro l’ordinanza entro 60 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio presso il Tribunale Amministrativo Regionale, oppure entro 120 giorni con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.