Assessore Cupparo: incentivi alle imprese che vogliono insediarsi in Basilicata
e decontribuzione per gli occupati sono due strumenti importanti per accrescere nel 2025 lo sviluppo produttivo e il lavoro
“Dopo la conferma della “Decontribuzione Sud” fino al 2029, anche se avremmo preferito gli stessi importi precedenti, la sollecitazione nei confronti del Governo Meloni, come ha già annunciato il Presidente Bardi in occasione della Cabina di Regia della Zes unica, riguarderà adesso l’incremento dell’incentivo attribuito alla Basilicata che è pari al 30% e, come è noto, per l’applicazione di indicatori economici dell’Ue, risulta inferiore al 40% delle altre regioni Zes”.
A sostenerlo è l’Assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo sottolineando che “incentivi alle imprese che vogliono insediarsi in Basilicata e decontribuzione per gli occupati sono due strumenti importanti per accrescere nel 2025 lo sviluppo produttivo e il lavoro.
Entrambe le misure riguardano in particolare le piccole e medie imprese che registrano nella nostra regione il maggior numero di pratiche per la Zes tra piccola impresa (114 domande) per un ammontare di 30,4 milioni di credito e media 57 (22,7 milioni di credito).
Le attese per il nuovo anno – aggiunge – sono rivolte inoltre alla legge annuale per le Pmi di cui il Governo ha iniziato l’esame alla vigilia di Natale.
Si tratta della prima legge organica “per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese”.
Nel testo anticipato ci sono misure per le reti di impresa e la reintroduzione triennale dell’agevolazione fiscale per le imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete, nella forma di una sospensione d’imposta sugli utili di esercizio destinati, previo accantonamento in apposita riserva, al fondo patrimoniale comune.
Sono certo che dopo la sollecitazione sulla decontribuzione sud, il Governo – conclude Cupparo – raccoglierà anche quella sugli incentivi per la Zes e porterà a termine i provvedimenti sulle piccole e medie imprese che nel Piano Strategico Regionale risultano ancora più centrali”.