CRONACA

Diritto alla conoscenza, Bolognetti (Radicali Lucani): sciopero della fame prosegue ad oltranza.

Diritto alla conoscenza, Bolognetti (Radicali Lucani): lo sciopero della fame prosegue ad oltranza. Di seguito la nota inviata da Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani e iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Basilicata (in sciopero della fame dalle ore 23.59 del 21/12/24).

Il Consiglio regionale discuta e voti la Mozione a prima firma Piero Marrese, sottoscritta anche dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e dal Consigliere Roberto Cifarelli.  Mozione che in estrema sintesi potremmo definire sul “Diritto alla conoscenza, la democrazia, l’esercizio della nonviolenza, ecc.”.

La Giunta regionale chiarisca che finalmente, dopo 14 anni, la Regione Basilicata ha istituito la figura del “Garante per i diritti delle persone private della libertà personale”, informazione letteralmente nascosta dalla velina inviata alla stampa.

Eviterò, per carità di patria, di sottolineare la più che “maldestra” formulazione della legge in questione, che si apre con la dicitura “Garante delle vittime di reato”.

Ai miei interlocutori dico che se avessero voluto un’ulteriore figura di garanzia, avrebbero potuto crearla. Chiedere giustizia per chi è stato vittima di un reato è sacrosanto, ma per questo esistono le forze dell’ordine e la magistratura. Il “Garante per i diritti delle persone private della libertà personale” è una figura specifica, che fa capo a un Garante nazionale e nasce per il mancato rispetto, in questo Paese, dell’art. 27 della Costituzione. Io avrei aggiunto Garante della “Comunità penitenziaria” e lo avevo pure suggerito.

Nel corso della mia vita ho visitato carceri lucane, campane, calabresi e pugliesi e sempre ho prestato attenzione a chi in quelle carceri era detenuto, ma anche, ed era giusto farlo, agli Agenti di Polpen e a chi nel carcere ci lavora. Tutti assieme dimenticati da uno Stato che, su questo ed altri fronti, è Stato criminale sul piano tecnico-giuridico.

Inutile dire che lo sciopero della fame proseguirà fino a quando la Mozione in oggetto non verrà posta in discussione e votata.

Quanto al secondo punto, che si è aggiunto in corso d’opera, pretendere che venga fatta chiarezza è il minimo sindacale, dopo 14 anni che mi hanno visto incessantemente impegnato a chiedere l’istituzione dalla sopra citata figura di Garanzia, in ultimo con una azione nonviolenta a cui il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio, nel mese di agosto, avevano corrisposto assumendo un solenne impegno sul tema in oggetto.

Conoscere per deliberare, appunto!

Chiudo, e me lo consentirete, con lo stralcio di una lettera inviata da Angelo Tasca ad Ernesto Rossi e con una citazione estratta da “La resistibile ascesa di Arturo UI”.

“Mi son prodigato per più di una quarantina di anni, in vicende che sarebbero bastate a logorare parecchi uomini ed ora il corpo, questo intruso, ha iniziato la rivolta” (Lettera di Angelo Tasca ad Ernesto Rossi – Torino, 20 gennaio 1956).

“E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: Il grembo da cui nacque è ancora fecondo”. (Bertold Brecht – La resistibile ascesa di Arturo UI)

La mia è fame di verità. Viva l’esser Uomo e non “caporale” di regime e di giornata. Viva la fame di democrazia, stato di diritto democratico, diritti umani, giustizia, giustizia sociale e libertà.

Buon anno nuovo a voi tutti, ad iniziare da coloro che dai banchi del Consiglio e della Giunta non hanno emesso un fiato.

Satyagraha, lo ripeto, è “insistenza per la verità”.

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