POLITICA

Acqua, Lacorazza: “Ma Bardi attende ordini da Roma?”

Il Capogruppo del Pd: "Ci aspettavamo che il Presidente Bardi esprimesse un plauso all’ordine del giorno proposto dal Pd e approvato dal Parlamento che apre alla possibilità di ristori per gli operatori messi in difficoltà dalla emergenza idrica"

“Nel pieno dell’emergenza idrica e con l’approvazione definitiva al Senato di una legge di bilancio che non destina un euro alla Basilicata, il Presidente Bardi attende ordini da Roma per decidere come e con chi partecipare all’asta del 30% di azioni di Acque del Sud spa?

È dal mese di luglio che abbiamo sollevato questo ed altri temi con interrogazioni. Ma ancora non vi è alcuna risposta”. È quanto dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.

“Vale la pena ricordare – aggiunge il Consigliere regionale del Partito democratico – che la Regione è la principale azionista di Acquedotto Lucano, ma non esclusiva. Sarebbe il caso che l’assemblea di AL indicasse quale strada scegliere e che il Presidente Bardi convochi i Sindaci.

In caso contrario sarebbe opportuno che i Sindaci chiedano a Bardi cosa intende fare. Ci aspettavamo che il Presidente Bardi esprimesse un plauso all’ordine del giorno proposto dal Pd e approvato dal Parlamento che apre alla possibilità di ristori per gli operatori messi in difficoltà dalla emergenza idrica”.

“Ma invece silenzio. Così come, al momento – conclude Lacorazza – non vi è alcuna informazione e certezza sugli interventi che attengono la Camastra e la prospettiva che riguarda la gestione idrica in Basilicata.

Siamo già proiettati al 2025 e sarebbe il caso di fare una riflessione attenta e ponderata, prima che sia troppo tardi”.

 

 

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