CRONACA

Un’annata da dimenticare per l’agricoltura lucana

Il 2024 sarà ricordato come uno degli anni più aridi degli ultimi decenni in Basilicata. Secondo i dati dell’Osservatorio clima di Legambiente, la regione si è classificata al terzo posto in Italia per numero di eventi siccitosi, superata solo da Sicilia e Sardegna.

La prolungata assenza di precipitazioni ha avuto ripercussioni pesanti su tutti i settori produttivi, con l’agricoltura a subire il colpo più duro. Colture secche, pascoli inariditi e rese produttive drasticamente ridotte hanno messo in ginocchio numerose aziende agricole, compromettendo la produzione di cereali, ortaggi e frutta.

Le cause di questa grave siccità sono molteplici e complesse. Tra i fattori principali si segnalano:

  • Cambiamenti climatici: L’aumento delle temperature medie e la riduzione delle precipitazioni, causati dal riscaldamento globale, stanno modificando in modo significativo i regimi climatici, rendendo eventi estremi come la siccità sempre più frequenti e intensi.
  • Gestione delle risorse idriche: La scarsa efficienza delle infrastrutture idriche, la dispersione delle acque e la mancanza di una pianificazione a lungo termine hanno reso il sistema idrico lucano particolarmente vulnerabile agli effetti della siccità.
  • Pratiche agricole intensive: L’uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti ha contribuito a degradare la qualità del suolo, riducendone la capacità di trattenere l’acqua.

Gli effetti della siccità del 2024 si faranno sentire a lungo termine, con ripercussioni significative sull’economia locale, sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Tra le conseguenze più preoccupanti si segnalano:

  • Desertificazione: Il rischio di desertificazione è in costante aumento, con gravi conseguenze sulla biodiversità e sulla fertilità dei suoli.
  • Crisi economica: La diminuzione della produzione agricola ha un impatto negativo sull’economia locale, con ricadute sull’occupazione e sul reddito delle famiglie.
  • Sicurezza alimentare: La siccità mette a rischio la sicurezza alimentare, con possibili aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari e una riduzione della disponibilità di cibo sano e di qualità.

Per far fronte a una situazione sempre più complessa e incerta, è necessario adottare misure urgenti e strutturali. Tra le azioni più importanti si segnalano:

  • Investimenti nelle infrastrutture idriche: È fondamentale modernizzare e ampliare le reti idriche esistenti, promuovendo la riutilizzazione delle acque reflue depurate e lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto ambientale.
  • Promozione di pratiche agricole sostenibili: È necessario incentivare l’adozione di pratiche agricole che riducano il consumo di acqua e proteggano il suolo, come la rotazione delle colture, l’agricoltura di precisione e l’utilizzo di colture resistenti alla siccità.
  • Pianificazione territoriale: È fondamentale una pianificazione territoriale che tenga conto dei cambiamenti climatici e che promuova lo sviluppo di attività economiche sostenibili e a basso impatto ambientale.
  • Sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini: È necessario sensibilizzare i cittadini sull’importanza della risorsa idrica e promuovere comportamenti responsabili nell’uso dell’acqua.

La siccità del 2024 rappresenta una sfida senza precedenti per la Basilicata. Per affrontare questa emergenza è necessario un impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, imprese, agricoltori e cittadini. Solo attraverso una collaborazione fattiva e una visione di lungo termine sarà possibile costruire un futuro più sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.

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