Almeno 15 morti a New Orleans, si indaga su un nesso con l’esplosione della Tesla a Las Vegas
Biden conferma: il killer era un ex-militare americano. Un video di sorveglianza rilancia l'ipotesi di complici presenti nel quartiere francese
Il presidente americano Joe Biden ha confermato che Shamsud-Din Bahar Jabbar, il responsabile dell’attacco di ieri in pieno centro a New Orleans -che ha fatto almeno 15 morti, secondo un nuovo bilancio ufficiale di vittime- era “un cittadino americano, aveva prestato servizio nell’esercito Usa ed era stato nella riserva fino a qualche anno fa e che ha postato dei video sui social prima dell’attacco in cui diceva che voleva uccidere”.
In dichiarazioni da Camp David, Biden ha aggiunto che l’autore della strage era ispirato dall’Isis e che gli investigatori continueranno a cercare qualsiasi connessione o complice, sottolineando che le forze dell’ordine stanno indagando se l’attacco col pick-up a New Orleans è collegato in qualche modo all’esplosione di un Tesla Cybertruck davanti al Trump Hotel a Las Vegas, che ha causato la morte di una persona.
L’ipotesi è stata rilanciata su X da Elon Musk.
“Sia questo Cybertruck che il F-150 usato nell’attentato suicida a New Orleans sono stati noleggiati da Turo (una app per l’affitto di veicoli). Forse sono collegati in qualche modo”, ha scritto.
Il caso del Tesla Cybertruck esploso davanti al Trump hotel di Las Vegas è indagato come possibile atto di terrorismo. Il collegamento con l’app Turo era stato rivelato dal New York Post, ma lo stesso tabloid precisa però che gli investigatori hanno insistito che non ci sono evidenze di un legame tra i due episodi.
L’ipotesi di possibili complici del killer di New Orleans, è stata rilanciata a sua volta da un video ripreso da videocamere di sorveglianza nel quartiere francese della città, in cui si vedono tre uomini e una donna mentre piazzavano uno dei vari ordigni esplosivi improvvisati scoperti nel quartiere francese di New Orleans, analoghi a quelli ritrovati nel pick-up dell’autore della strage.
Gli ordigni rudimentali trovati nel pick-up, descritti come ‘pipe bomb’, erano nascosti all’interno di frigoriferi ed erano cablati per la detonazione a distanza. Dentro il veicolo è stato rinvenuto anche un telecomando.
ANSA