Presentazione del libro di Speranza a Senise
Nella sala gremita del Palazzo della Cultura e della Legalità “Falcone-Borsellino” di Senise, si è tenuta la presentazione del libro “Perché Guariremo” di Roberto Speranza, evento promosso dall’Associazione culturale Giovane Europa, di cui è presidente Angelo Chiorazzo che è anche Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata.
All’iniziativa, oltre all’autore del libro, sono intervenuti Rocco Paternò, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Potenza, Franco Dimona, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Matera, Loredana Costanza, giornalista e assessore alla digitalizzazione, programmazione e servizi informatici del Comune di Potenza che ha anche moderato l’incontro. I saluti istituzionali della Città di Senise sono stati affidati al Commissario Prefettizio, Alberico Gentile.
“Il libro – ha evidenziato Chiorazzo – non è solo il racconto di un periodo storico complesso, ma è anche una riflessione profonda su ciò che significa ‘prendersi cura’.
La pandemia di COVID-19 ci ha mostrato la vulnerabilità delle nostre società, ma ci ha anche insegnato il valore della solidarietà, del sistema sanitario pubblico e della scienza.
Lasciare alle spalle uno dei periodi più bui della nostra esistenza non significa dimenticare, ma imparare. Roberto Speranza nel suo duplice ruolo di uomo delle istituzioni e cittadino, ha vissuto quegli anni da una prospettiva unica: quella di chi, giorno dopo giorno, si è trovato a prendere decisioni difficili per salvaguardare la salute di milioni di persone.
Il libro, però, non si limita a raccontare, ci invita a riflettere sulle lezioni apprese e sul cammino da intraprendere per costruire un sistema sanitario più equo, moderno e resiliente”.
Delle criticità vissute in quel periodo dal sistema sanitario hanno parlato i due presidenti degli Ordini dei Medici delle Province di Potenza e Matera che hanno anche sottolineato come sia stata fondamentale la guida al Ministero della Sanità di Roberto Speranza, persona attenta e scrupolosa che non si è mai sottratto alla richieste che arrivavano dal mondo della sanità.
“Il periodo del COVID-19 – ha detto Loredana Costanza – ha rappresentato una delle sfide più complesse per la comunicazione moderna.
In un contesto di incertezza globale, la necessità di trasmettere informazioni accurate, tempestive e comprensibili si è scontrata con la diffusione di notizie false, il sensazionalismo e la paura collettiva.
La pandemia dunque ha messo alla prova non solo i sistemi sanitari globali, ma anche il mondo dell’informazione, che si è trovato a gestire una quantità enorme di dati in un contesto di emergenza e incertezza”.
Tra le pagine, emerge chiaro il messaggio che la salute è un diritto universale, sancito dalla nostra Costituzione all’articolo 32, e che il Servizio Sanitario Nazionale è un pilastro fondamentale della nostra democrazia.
Ma emerge anche un invito: quello di non dimenticare ciò che abbiamo vissuto, di non abbassare la guardia e di investire con coraggio su ricerca, prevenzione e formazione.
Speranza non ci propone solo un racconto, ma una visione: un futuro in cui guariremo non solo dalle ferite lasciate dalla pandemia, ma anche da un individualismo che spesso ci ha allontanato gli uni dagli altri.
L’onorevole Speranza, ex Ministro della Salute, ha ripercorso le sfide affrontate durante l’emergenza sanitaria: dalla gestione dell’esplosione dei contagi al primo traumatico lockdown, fino alla campagna vaccinale che ha permesso al Paese di uscire dall’incubo.
Speranza ha anche spiegato le motivazioni che lo hanno portato a scrivere il libro e a girare l’Italia per presentarlo. “Il mio -ha detto -non è solo il racconto di una crisi sanitaria senza precedenti, ma un invito a ripensare il nostro sistema sanitario, dando importanza alla solidarietà, alla prevenzione e alla scienza”.
Con uno sguardo critico e costruttivo, Speranza ha affrontato temi centrali come il diritto alla salute, la resilienza del Servizio Sanitario Nazionale e la necessità di un impegno collettivo per garantire un futuro più giusto e sicuro.
Ha sottolineato le lezioni apprese durante la pandemia ma anche le sfide che il nostro sistema sanitario si trova ad affrontare oggi e le proposte per costruire un modello di salute pubblica più forte.
La sua impressione, avvalorata dai fatti, è che oggi si stia tornando indietro con una diminuzione evidente dei fondi a disposizione del servizio sanitario nazionale e questo l’Italia, che ha tanto sofferto per l’emergenza sanitaria, non può permetterselo.
In apertura di serata l’esibizione di un giovane cantautore lucano Rocco Amendolara che ha raggiunto il suo sogno grazie alla scuola Mogol.
Al termine della serata Angelo Chiorazzo, nel consegnare all’onorevole Speranza, a nome del Presidente Marcello Pittella e dell’intero Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata, la medaglia celebrativa della nascita della Regione, lo ha ringraziato per aver condiviso il suo percorso umano e istituzionale, e per aver ricordato che la guarigione non è solo una questione medica, ma anche sociale, culturale e politica.