POLITICA
La Direzione generale per le dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’esecuzione dei lavori sulla diga di Monte Cotugno per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro.
Gli interventi consistono nella rimozione e nella ricostruzione del muro paraonde, posto sopra il coronamento della diga, e nel rifacimento del manto di impermeabilizzazione del paramento di monte.
I lavori dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2025. Successivamente, a seguito della valutazione e dell’autorizzazione della Direzione dighe, si potrà utilizzare l’invaso con l’aumento della capacità d’invaso oltre i 400 mln di metri cubi, rispetto all’attuale limite di 250 milioni di metri cubi.
“Si tratta di un provvedimento molto atteso che ci consentirà di moltiplicare le possibilità di accumulo delle risorse idriche.
Il modello che intendiamo applicare va in questa direzione: adeguare gli invasi per aumentarne la capacità di raccolta e mettere a punto una strategia per la realizzazione di una rete di collegamento attiva e funzionale ai momenti di minore disponibilità d’acqua.
Con una simile impostazione, contiamo di non avere più i disagi come quelli della Camastra, che sconta uno storico isolamento strutturale che va colmato affinché non vada più in affanno”.
Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe. Il cantiere di Monte Contugno ha visto la parziale consegna dei lavori lo scorso 18 dicembre, al fine di avviare i primi interventi.
“Auspichiamo che il resto dei lavori siano avviati quanto prima – ha aggiunto Pepe – perché intendiamo programmare con la massima urgenza tutte le opere da realizzare nel comparto idrico per le quali esistono degli stanziamenti.
Come, ad esempio, sta accadendo per il ricollegamento delle dighe di Acerenza e Genzano, dove sono stati investiti 20 milioni di euro complessivi, che possono rappresentare un giacimento d’acqua irrigua da poter connettere anche con la rete idropotabile”.