L’alfabetizzazione energetica dimezza le bollette domestiche
L'esperimento del Mit su un centinaio di famiglie ad Amsterdam
L’educazione a un uso più consapevole dell’energia può dimezzare le bollette domestiche: lo dimostra l’esperimento condotto nella città di Amsterdam dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, tra i quali figura anche l’architetto e ingegnere italiano Carlo Ratti, che al Mit dirige il Senseable City Lab.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Scientific Reports, dimostrano come la corretta informazione ai consumatori possa aiutarli a uscire dalla cosiddetta ‘povertà energetica’, una condizione che riguarda quasi 50 milioni di famiglie nell’Unione europea.
I ricercatori del Mit hanno condotto l’esperimento nella capitale olandese in due versioni differenti. Nel primo caso, 67 famiglie hanno ricevuto un rapporto sui loro consumi energetici insieme a una consulenza su come aumentare l’efficienza energetica.
Nel secondo caso, 50 famiglie hanno ricevuto il report sui consumi, la consulenza e in più un dispositivo intelligente che forniva aggiornamenti in tempo reale sui consumi di energia. Al termine dell’esperimento, i consumi di elettricità sono calati mediamente del 33% e quelli di gas del 42%.
Le bollette sono calate del 53% e la percentuale di reddito spesa per l’energia è scesa dal 10,1 al 5,3%. Grazie alla consulenza energetica, gli utenti hanno adottato comportamenti più consapevoli, come staccare la spina ai dispositivi non utilizzati e riscaldare solo le stanze in uso.
Curiosamente, gli utenti che avevano ricevuto i dispositivi smart per controllare i consumi in tempo reale li hanno utilizzati solo per tre o quattro settimane, perdendo poi interesse nel monitoraggio. Nonostante ciò, quelle poche settimane di consultazione sono bastate per convincerli a cambiare le abitudini di consumo in modo duraturo.
“Il nostro progetto di coaching energetico nel suo complesso ha mostrato un tasso di successo del 75% nell’alleviare la povertà energetica”, conclude Joseph Llewellyn, ricercatore del Senseable City Lab del Mit e co-autore dello studio.
ANSA