Chi è Giulia Bongiorno, l’avvocato delle istituzioni Ha difeso da Andreotti a Salvini. Firma leggi per ‘Codice rosso’
I più la ricordano per aver difeso con successo Giulio Andreotti nei processi di Palermo e Perugia, ma Giulia Bongiorno – ora chiamata a rappresentare la premier Giorgia Meloni, i ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso del libico Almasri – passa alle cronache anche per aver firmato le leggi per il ‘Codice rosso’ e il ‘Codice rosso rafforzato’.
E per aver fatto della lotta contro la violenza alle donne la sua bandiera, tanto che insieme a Michelle Hunziker dà vita nel 2007 alla Fondazione onlus “Doppia Difesa”.
Nata a Palermo il 22 marzo 1966, figlia del professore di procedura civile Girolamo Bongiorno e parente di Mike Bongiorno, si laurea in legge con lode nel 1989. Diventa avvocato nel 1992 e ottiene il riconoscimento della ‘Toga d’onore’ arrivando prima tra i 700 praticanti del distretto giudiziario di Palermo.
Specializzata in diritto penale dell’economia e dei reati contro la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, attuale responsabile Giustizia della Lega, abbraccia presto anche la politica. Nel 2006 è eletta alla Camera con AN e nel 2008 con il Popolo delle Libertà.
Ed è probabilmente l’unica donna ad aver ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Giustizia in entrambi i rami del Parlamento.
Nel 2018 arriva a Palazzo Madama con la Lega, che la ricandida anche nel 2022. Portavoce di ‘Futuro e libertà per l’Italia’ nel periodo 2011-2013, dal giugno 2018 al settembre 2019 è ministra per la Pubblica Amministrazione con delega alla digitalizzazione e alla semplificazione nel primo governo Conte.
Come penalista, si occupa anche di molti casi di cronaca: dall’omicidio di Meredith Kercher, difendendo Raffaele Sollecito, poi assolto in Cassazione, al caso di stupro che vede tra gli imputati Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo fondatore del M5S, come legale della presunta vittima della violenza. Autrice di diverse pubblicazioni – ‘Nient’altro che la verità.
Come il processo Andreotti ha cambiato la mia vita’ (2005); ‘Con la scusa dell’amore’ (con M.Hunziker, 2013); ‘Le donne corrono da sole’ (2015) – Bongiorno difende anche il ministro Matteo Salvini nel caso della nave Gregoretti e nel processo ‘Open Arms’ dai quali viene assolto. Tra i vari incarichi, c’è anche quello di far parte del Cda di diverse società quotate tra cui la Juventus.
Giulia Bongiorno è anche la prima firmataria del ddl, appena approvato in Commissione, che punta ad impedire, in caso di violenza domestica, che il coniuge o il convivente possano disporre delle spoglie mortali della vittima in caso di condanna.
ANSA