Tumori, prossimo obiettivo la guarigione dalle metastasi
Il punto per la giornata mondiale. L'Istituto europeo di oncologia (Ieo): "Risultati migliori sui cosiddetti big killer"
“Oggi non solo il tumore, ma anche la presenza di metastasi non è più una sentenza definitiva: sempre più riusciamo a controllare la malattia grazie all’utilizzo di terapie a bersaglio, impensabili solo a pochi anni fa”.
Il direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia, Roberto Orecchia, in occasione della Giornata mondiale del cancro 2025 (4 febbraio) sottolinea così il “circolo virtuoso” delle nuove soluzioni per contro i tumori, affermando che “oggi non c’è differenza in termini di investimento terapeutico fra cura di un tumore primario e secondario. Per questo è ragionevole iniziare a porsi come obiettivo futuro, per alcuni tumori, la guarigione dalle metastasi”.
Orecchia ricorda i dati italiani relativi alla sopravvivenza dopo la scoperta della malattia.
“È in costante aumento, circa l’1,5% l’anno nell’ultimo decennio, il numero di persone che vivono dopo una diagnosi di tumore”, afferma. “Nel 2024 sono circa 3,7 milioni, oltre il 5% di tutta la popolazione in Italia.
Aumentano i guariti (circa il 50% dei pazienti) ma anche i lungo-sopravviventi, che vivono oltre cinque anni dopo una diagnosi: il 65% delle donne e il 60% degli uomini”.
Risultati diversi a seconda dei tumori, ma “proprio i più diffusi, i cosiddetti big killer (seno, polmone, prostata, colon-retto, melanoma), sono quelli per i quali abbiamo ottenuto i progressi più incoraggianti”, spiega Orecchia.
Circa il 24% delle persone con tumore ha ricevuto la diagnosi più di 15 anni fa. E’ aumentata la mediana di sopravvivenza per il cancro e si è estesa la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dei tumori del seno (88%), del testicolo e della prostata (oltre il 90%).
“Oggi le terapie per i pazienti con metastasi vanno dai trattamenti locali con chirurgia, radioterapia, radiologia interventistica, a quelli sistemici con i radiofarmaci e con i nuovi farmaci”, evidenzia Giuseppe Curigliano, vicedirettore Ieo.
“Per il tumore del seno a dicembre abbiamo pubblicato tre studi che segnano tre pietre miliari per il trattamento.
La prospettiva di vita per una donna con una malattia metastatica è quasi triplicata negli ultimi 20 anni, ma io sono convinto che questo è solo l’inizio di un processo che ci porterà verso l’obiettivo della guarigione per tutte le pazienti”.
ANSA