Scattano divieti AI Act, dall’Ue le linee guida per imprese e Stati Riguardano 8 pratiche vietate, incluso riconoscimento facciale
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La Commissione europea ha pubblicato le nuove linee guida sull’attuazione dei divieti previsti nell’AI Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale, scattati domenica 2 febbraio.
L’obiettivo è fornire certezza giuridica alle aziende che forniscono o utilizzano sistemi di IA nel mercato Ue, e alle autorità nazionali responsabili della supervisione e dell’applicazione delle norme.
Le linee guida riguardano otto pratiche vietate, ossia l’uso di tecniche manipolative e subliminali, lo sfruttamento delle vulnerabilità delle persone (legate a età, disabilità, situazione sociale o economica); il social scoring; la polizia predittiva individuale basata esclusivamente sulla profilazione delle persone; lo scraping non mirato di immagini facciali da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale; il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nelle scuole; i sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili (ad esempio, convinzioni politiche, filosofiche, religiose, orientamento sessuale e razza); l’identificazione biometrica remota in tempo reale di individui in spazi pubblici da parte delle forze dell’ordine (con eccezioni limitate).
Quanto alla governance, le Autorità nazionali di vigilanza dei mercati e il Garante per la protezione dei dati sono responsabili dell’applicazione delle norme e potranno intraprendere azioni esecutive in relazione ai divieti.
Gli Stati membri devono designare queste autorità entro il 2 agosto 2025, ciò significa che fino ad allora non ci sarà un vero e proprio enforcement pubblico.