Restaurate grazie a Italia Nostra tre opere del museo del Duomo A Milano sulle sculture del ‘500 usato anche il laser
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Sono tornate a uno splendore vicino a quello originale, dopo il restauro tre statue in marmo di Candoglia risalenti al Cinquecento che adornavano il Duomo di Milano e che da oggi si possono ammirare nella sala 7 del museo della cattedrale.
Proprio nella sala è stato eseguito il restauro di San Sebastiano, Bacco e della Virtù (Prudenza), utilizzando non solo impacchi ma anche il laser, per togliere secoli di impurità, croste nere e depositi di particolato, facendo tornare visibile il colore roseo del marmo, un lavoro eseguito da Magistri srl di Eros Zanotti, su incarico della Veneranda Fabbrica del Duomo, in sintonia con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano e realizzato grazie al contributo di Italia Nostra.
San Sebastiano è un’opera che risale agli anni 10 del Cinquecento, realizzata da un autore sconosciuto che si è ispirato ai lavori di Cristoforo Solari, con tre fori sul corpo nei quali un tempo si trovavano frecce metalliche.
Bacco è stato invece realizzato intorno agli anno ’40 e si trovava nel capitello di un pilone della cattedrale, mentre la Virtù, più precisamente la Prudenza, ha una datazione meno precisa, comunque nei primi decenni del Cinquecento, e reggeva in mano due oggetti che a causa dei danni del tempo non sono identificabili.
“Tre splendide opere – ha riassunto l’arciprete della cattedrale monsignor Gianantonio Borgonovo, che è anche direttore dell’area Cultura e Conservazione della Veneranda Fabbrica – che necessitavano di un intervento di pulitura, per tornare a farsi ammirare in tutto il loro splendore”.
Per Italia Nostra si tratta del terzo contributo ai restauri del Duomo: il primo nel 1998 è stato per la Porta Poliaghi e il secondo nel 2006 per il restauro del modello ligneo che si trova nel museo.
L’associazione, ha ricordato il presidente Edoardo Croci, “è da sempre impegnata nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico del Paese, attraverso una serie di restauri promossi dal Fondo Monti”.
Le tre sculture si potranno anche ammirare online. E’ infatti disponibile una nuova versione digitale del catalogo del museo, composto da 846 schede, consultabile al sito duomodimilano.it.
ANSA