In mostra a Roma Edvard Munch oltre L’urlo, la visione di un artista unico Fino al 2 giugno a Palazzo Bonaparte ”Il grido interiore”
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L’Urlo ha portato nel mondo il ”Grido interiore” di Edvard Munch rendendolo celebre, anzi popolare, ma ora la mostra che con questo titolo si inaugura a Palazzo Bonaparte a Roma, rilancia la sua figura di artista complesso, poliedrico – finora eccessivamente schiacciato sul tema del ‘maledetto -, e in un percorso (quasi) cronologico arriva dalla materializzazione del cupo tormento interiore dei primi quadri, alla ricerca personale e artistica che attraversa molte morti e rinascite, fino alla luce serena del colore della campagna nelle ultime prove, passando attraverso grafica, fotografia, cinema.
Cento capolavori, e qui non è un modo di dire, in un pregevole allestimento che ne esalta la bellezza in collaborazione col Museo Munch di Oslo, dopo il record di visitatori nella tappa di Palazzo Reale: Arthemisia li porta a Roma nell’anno del Giubileo fino al 2 giugno, dove una mostra sull’artista norvegese, mancava da decenni.
L’uomo e la donna sono infatti al centro della sua ricerca – dagli autoritratti, ai nudi -, nelle trasformazioni che l’anima gli impone in un racconto senza intermediazioni e con una forte influenza di artisti come van Gogh, Gauguin, Matisse che pure non offusca l’originalità della sua pennellata di anticipatore dell’Espressionismo, e apripista per molti artisti del secondo Novecento che hanno seguito i suoi passi di stupefacente modernità.
Quindi a Palazzo Bonaparte viaggio in due piani, sette sezioni, presentato stamani e visitabile da domani, con alcune tappe imprescindibili come la morte di Marat, Notte stellata, Le ragazze sul punte, Malinconia, Danza sulla spiaggia. Mentre per L’Urlo c’è praticamente solo l’obbligo della citazione nella proposta di una – pur splendida – delle versioni litografiche.
La mostra gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della regione Lazio, del Comune di Roma – assessorato alla Cultura -, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025 – Dicastero per l’evangelizzazione. Main partner è Fondazione Terzo Pilastro- Internazionale, con Poema.
ANSA