POLITICA

Assessore Cupparo: lo sport motore di inclusione

“Una leva per cambiare la prospettiva nei confronti delle persone con disabilità, abbattendo le paure, gli stereotipi e i pregiudizi, affinché siano valorizzate per capacità e talenti”. Un progetto regionale per abbattere le barriere architettoniche nelle strutture sportive scolastiche.

“Il valore degli Special Olympics World Winter Games 2025, per la prima volta in Italia, a Torino, dall’8 al 15 marzo, è di motore di inclusione e crescita sociale per cambiare la prospettiva nei confronti delle persone con disabilità, abbattendo le paure, gli stereotipi e i pregiudizi, affinché siano valorizzate per le loro capacità e per i loro talenti”.

Così l’assessore allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, che ha partecipato ieri alla manifestazione “The future is here” Community Run e VII° Convention regionale, tappa di avvicinamento verso gli Special Olympics.

“Abbiamo affrontato – aggiunge – un tema importante che riguarda il futuro dell’inclusione, delle opportunità e del valore delle persone.

Special Olympics rappresenta un modello straordinario di inclusione, partendo dallo sport per arrivare alla piena valorizzazione delle capacità di ogni individuo”.

Cupparo ho ricordato il progetto che ha presentato in Regione ed illustrato a sindaci la settimana scorsa: “Poli dello Sport Barriere 0” nelle scuole, una misura con una dotazione di 4,9 milioni di euro, al fine dell’abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture sportive per permettere interventi didattico-pedagogici basati su un’inclusione attiva e le pari opportunità di destinatari con fragilità, a rischio di emarginazione, attraverso l’attività motoria.

L’obiettivo principale è di strutturare e/o rifunzionalizzare almeno 5 poli sportivi a “Barriere 0” all’interno di comprensori scolastici ovvero inclusi in edifici scolastici o nelle pertinenze di edifici scolastici di ogni ordine e grado già dotati di strutture sportive esistenti.

Il mio impegno – afferma Cupparo – è quello di promuovere percorsi concreti che trasformino l’esperienza maturata dagli atleti di Special Olympics in occasioni di crescita professionale.

Come assessore allo Sviluppo economico, credo fermamente che l’inclusione non debba fermarsi al mondo dello sport, ma debba estendersi anche al lavoro, all’impresa e all’innovazione. Immagino un futuro in cui la diversità non sia considerata un limite, ma un valore aggiunto per la società e per il sistema economico”.

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