POLITICA

Fosse Ardeatine: oggi l’ottantunesimo anniversario dell’eccidio, Mattarella depone la corona d’alloro

Sono state 335 le vittime della strage nazifascista

Al via la cerimonia commemorativa per l’ottantunesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Tra gli altri, presenti alla commemorazione al mausoleo a Roma, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli; il ministero della Difesa Guido Crosetto; il presidente della regione Lazio Francesco Rocca; il presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma; il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni; la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni; il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun.

Dopo l’applauso all’ingresso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dal picchetto d’onore, deposta la corona d’alloro per l’ottantunesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatina dal capo dello Stato, accompagnato dal ministero della Difesa Guido Crosetto, dai vertici delle forze armate, e dal presidente dell’Associazione italiane famiglie dei martiri italiani, Francesco Albertelli. Sono stati poi nominate le 335 vittime della strage nazifascista.

La Russa, tra i più atroci massacri nazisti

“Rendiamo un deferente omaggio alle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una tragedia che richiama tutti ai valori fondamentali della democrazia, della libertà e della dignità umana.

Il massacro nazista, avvenuto il 24 marzo 1944, è tra i più atroci della nostra storia e deve restare impresso nella memoria collettiva affinché simili barbarie non si ripetano mai più”. Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Schlein, onorare e presidiare la memoria

“Ricordiamo e onoriamo oggi i 335 martiri delle Fosse Ardeatine, vittime innocenti della brutalità e della rappresaglia nazifascista. Per noi la memoria di quello che è stato continua a essere testimonianza di ciò che non deve più essere.

E presidiare la memoria oggi è ancora più un dovere, di fronte ai tentativi di riscriverla, e non di onorarla, quella storia. La storia della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza e dalla lotta dei partigiani contro i nazisti e i fascisti”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.

ANSA

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