CULTURA E EVENTI

“Coltiviamo sapere, raccogliamo consapevolezza: l’Inclusione lavorativa delle persone con Autismo”

Dal 2007, anno della sua istituzione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, si tiene la Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.

Per l’occasione, Presidi Educativi impresa sociale srl di Policoro, in accordo con l’Ufficio Sistemi Welfare della Regione Basilicata, terrà una conferenza sul tema dell’inserimento lavorativo di persone con autismo.

L’evento si svolgerà a Potenza, il 02 aprile presso la Sala B del palazzo del Consiglio Regionale (alle ore 10.30) alla presenza dell’Assessore alla Salute, Cosimo Latronico.

Tra gli interventi previsti vi sarà quello del Dirigente dell’Ufficio Sistemi Welfare, Antonio Corona, il quale illustrerà i criteri che hanno caratterizzato l’AP per l’acquisizione di domande da parte di enti del terzo settore interessati alla realizzazione di interventi diretti alle persone con disturbo dello spettro autistico. Seguiranno gli interventi degli attuatori del progetto “Lucanian Autistica at work – LucA@work”, ovvero: Rocco Di Santo, presidente di Presidi Educativi; Angelo Abatiello e Carlo Calzone, rispettivamente coordinatore e responsabile scientifico.

Come specificato dal Carlo Calzone, già Direttore del Dipartimento Interaziendale di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza di Basilicata, i disturbi dello spettro autistico sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici contesti e pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti, ripetitivi in cui sono incluse le alterazioni sensoriali La diagnosi del disturbo è primariamente clinica, integrata da una specifica valutazione strutturata.

Le caratteristiche della sintomatologia clinica possono essere estremamente eterogenee sia in termini di complessità che di severità e possono presentare un’espressione variabile nel tempo.

Inoltre, le persone nello spettro autistico molto frequentemente presentano diverse comorbidità e co-occorrenze neurologiche, psichiatriche e mediche di cui è fondamentale tenere conto per
l’organizzazione degli interventi.

I dati epidemiologici forniti dalla letteratura scientifica internazionale dimostrano come 1,35% dei bambini in età scolastica hanno ricevuto una diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (vedi Osservatorio Nazionale Autismo – ISS, 2023). In altri termini si tratta di un bambino ogni 74.

Per rendere meglio l’idea, considerando una popolazione scolastica con una media di 20 bambini per
classe, si tratterebbe di un bambino ogni 4 classi presenti in un plesso scolastico.

Le serie storiche di studi epidemiologici riportano che se nel 2000 si parlava di circa 1 bambino ogni 150 con una diagnosi di autismo, nel 2016 la prevalenza era già di 1 bambino su 80.

Tale aumento non è dato soltanto da un incremento reale del numero di persone con autismi ma anche
da accurati percorsi diagnostici, aggiunge Angelo Abatiello.

Questo significa da un lato che l’autismo farà registrare nei prossimi anni un continuo aumento ma al contempo i servizi sociosanitari sono pronti per offrire percorsi di diagnosi, cura, assistenza più accurate e un’offerta educativa, scolastica e psicologica più orientata all’inclusione.

Ciò che al momento manca, sottolinea Rocco Di Santo, autore di diverse pubblicazioni sul tema, è una reale connessione tra l’offerta di servizi in grado di soddisfare il giovane adulto con autismo.

Iscritto al RUNTS nr Rep. 6022 dal 21/03/2022 Via Siris, 183– 75025 Policoro MT Cod. fiscale e P. IVA 01379890773 pec: [email protected] website: https://www.presidieducativi.it

Un’offerta più attenta alla transizione dal mondo adolescenziale e il mondo adulto: in altri termini dal mondo della scuola al mondo del lavoro.

Benvengano dunque, iniziative come quelle sostenute dalla Regione Basilicata, che consentono di avere risorse per sperimentare attività che possono diventare sostenibili ed essere riconosciute come best practices, conclude Luca Fulco, job coach di Presidi Educativi.

Progetti come LUCA@WORK rappresentano forme sperimentali che possono diventare buone prassi da condividere, replicare e sostenere, in particolar modo in quei territori ancora privi di soluzioni alternative ai servizi socioassistenziali di tipo residenziale o semiresidenziale.

Dare la possibilità di apprendere delle nozioni spendibili nel mercato del lavoro da parte di un giovane con autismo (soprattutto se la sua condizione lo consente) è la sfida della nostra società per i prossimi anni.

Una sfida che si può concretizzare soltanto con la creazione di una comunità educante composta da una rete sinergica composta da: scuola, famiglia, amministrazioni locali, imprese e terzo settore.

Lo scopo è quello di preparare la persona (sin dalla preadolescenza) a saper contestualizzare i propri saperi, abilità e competenze in ambienti produttivi al fine di facilitare ogni processo di inclusione in azienda (sia essa pubblica o privata).

Dunque è necessario invertire la prospettiva, partendo dal fatto che ogni persona ha delle abilità e su quelle è indispensabile costruire le possibilità di inserimento sociale e lavorativo.

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