POLITICA

Bonus Gas in Basilicata: Le Critiche di Chiorazzo e le Sfide per il Futuro

Il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla gestione del Bonus Gas, evidenziando le contraddizioni e le inefficienze del governo regionale.

In una recente dichiarazione, Chiorazzo ha sottolineato come la Regione non abbia ancora una chiara comprensione delle somme relative ai consumi di gas fino alla fine del 2022, lasciando i cittadini lucani a fronteggiare richieste di restituzione di importi accreditati erroneamente .

Ecco la nota integrale .

“La risposta fornita dalla Regione Basilicata alla mia interrogazione conferma in modo inequivocabile le gravi contraddizioni dell’operato del governo regionale e dei soggetti attuatori della misura del Bonus Gas”.

È quanto ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, in riferimento alle decisioni assunte dall’ente sul bonus gas.

“La Regione stessa ammette di non avere contezza dell’ammontare complessivo delle somme per consumi effettuati fino alla fine del 2022 e che tali dati sono in possesso delle compagnie energetiche.

Tuttavia, nonostante questa palese mancanza di trasparenza e controllo, i cittadini lucani stanno ricevendo richieste di restituzione di somme accreditate erroneamente”.

“È inaccettabile che, a due anni dall’attivazione della misura, la Regione non sia ancora in grado di determinare con esattezza gli importi coinvolti.

Questo evidenzia non solo un’approssimazione amministrativa, ma anche una scarsa capacità di gestione di una misura che prevede l’erogazione di fondi pubblici attraverso le compagnie energetiche”.

“Ancora più inquietante è la posizione della Regione sulla prescrizione: sostenere che non si applica e che quindi le somme dovranno essere restituite dai cittadini significa scaricare su di loro la responsabilità di errori altrui. Come se i lucani, invece di ricevere il bonus in bolletta, avessero preso in mano la calcolatrice e calcolato personalmente gli importi del contributo gas”.

“La verità – ha proseguito Chiorazzo – è che questa misura, sbandierata in pompa magna alle scorse elezioni, si sta rivelando un fallimento amministrativo. La Giunta regionale, con la delibera approvata il 28 marzo scorso, sta cercando di correggere ancora una volta le falle di una misura nata in maniera affrettata.

Noi continueremo la nostra azione ispettiva per fare piena luce su questa vicenda, svelare i numeri reali e tutelare i cittadini lucani che, ancora una volta, pagano il prezzo di decisioni approssimative.”

“Auspichiamo inoltre che la Corte dei Conti di Basilicata faccia chiarezza su questa vicenda e sull’uso disinvolto di centinaia di milioni di euro dei lucani, utilizzati per scopi elettorali prima ancora di aver accertato la sostenibilità finanziaria della misura e gli impatti sul bilancio regionale”.

“La misura del Bonus Gas – ha sottolineato Chiorazzo – ufficialmente denominata ‘Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica ed il ripopolamento del territorio lucano’, avrebbe dovuto favorire la transizione energetica e il ripopolamento della Basilicata.

Oggi, invece, si rivela per quello che è realmente: una misura con soli scopi elettorali e di propaganda.

Nel frattempo, i dati ISTAT diffusi ieri confermano che la Basilicata è la regione italiana con la maggiore perdita demografica: negli ultimi 25 anni oltre 70 mila lucani hanno lasciato il territorio. Inoltre, non esiste alcuna strategia per il dopo petrolio e la transizione energetica.

“Cosa aspetta il governo regionale – ha concluso Chiorazzo – a instaurare un’interlocuzione forte e autorevole con Eni per definire un investimento in Basilicata all’interno del Memorandum firmato con il partner emiro Mubadala Petroleum?

Questo accordo prevede opportunità di cooperazione nel settore della transizione energetica, inclusi l’idrogeno e la cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione.

Questi investimenti Eni li sta promuovendo in diversi continenti – Medio Oriente, Nord Africa, Sud-Est asiatico, Europa e altre regioni. Possibile che a nessuno sia venuto in mente di costruire uno scenario lucano in linea con gli obiettivi di Eni di completa decarbonizzazione entro il 2050?

L’azienda ha fissato traguardi ambiziosi per la bioraffinazione, l’economia circolare, l’efficienza energetica, l’aumento della capacità di energie rinnovabili, l’idrogeno blu e verde, i progetti di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio e le iniziative REDD+.

La Basilicata rischia di restare esclusa da questa trasformazione, senza una visione concreta e strategica per il futuro”.

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