Esclusione USB dal Tavolo SAAP e ASA: “Grave Atto Antisindacale”

La USB (Unione Sindacale di Base) denuncia l’esclusione dal tavolo di confronto sul progetto SAAP e ASA con l’assessore regionale Francesco Cupparo, definendola un “atto antisindacale gravissimo”. Questo tipo di esclusione può essere interpretato come una limitazione della rappresentanza sindacale dei lavoratori coinvolti nei progetti in questione.
“Un gravissimo atto antisindacale è stato perpetrato oggi dall’assessore Cupparo che ha convocato solo le sigle di categoria Cgil, Cisl e Uil al tavolo di confronto sul progetto SAAP e anche sul progetto idraulico forestale che riguarda 922 lavoratori ex TIS e ATA e che rientra nella trattativa generale che riguarda la stabilizzazione e la fuoriuscita dalla platea dei circa 1500 lavoratori interessati, trattativa su cui sono impegnate tutte le sigle e in special modo la nostra O.S. che ha aperto questa vertenza sul riconoscimento del lavoro di fatto espletato presso i comuni , chiedendo una stabilizzazione vera e la conquista di diritti fondamentali. Davvero risulta incomprensibile che con un tavolo aperto e in attesa di un prossimo incontro dopo la riunione del 30 gennaio, l’assessore abbia voluto creare questo vulnus, dando riconoscimento di rappresentanza a dei sindacati che sulla vicenda ex TIS e RMI hanno sempre portato avanti tesi diametralmente opposte alla richiesta dei lavoratori, non riconoscendo e negando il loro stato di lavoratori , sostenendo al massimo le azioni contro l’esclusione sociale, in gran parte gestita con l’intervento del terzo settore che in vario modo appartiene alla galassia confederale. Né può essere accettato che sia impedito ai lavoratori anche nel campo idraulico forestale di poter scegliere liberamente i propri rappresentanti sindacali. Si invitano tutti i lavoratori a mobilitarsi e a riprendere un’iniziativa attiva contro le scelte dell’assessore e della Giunta che le ha sostenute. I sindacati che oggi hanno accettato supinamente il ruolo subordinato nella trattativa in atto e di portare acqua con le orecchie ai sindacati confederali hanno dimostrato senza equivoci di quale indipendenza hanno fatto vanto accettando di non rappresentare la richiesta di stabilizzazione dei lavoratori e la complessità della vertenza, accettando la soluzione più semplice ed anche di rinunciare a portare avanti indipendentemente la propria proposta.