Guglielmi (UIlFpl): Ai lavoratori della Sanità e degli Enti locali spetta ora dare forza ora a chi quotidianamente si batte per i loro diritti

Il 14, 15 e 16 aprile, circa 12mila lavoratori lucani della Sanità pubblica e degli Enti Locali sono chiamati ad eleggere i nuovi rappresentanti sindacali (RSU).
Durante questi mesi di composizione delle liste ( ben 150) e di campagna elettorale, la nostra organizzazione ha posto al centro le problematiche con le quali i lavoratori si misurano ogni giorno, confrontandosi e proponendo soluzioni che sono contenute nelle tante piattaforme programmatiche.
Una campagna elettorale fatta dunque di contenuti, che ha mobilitato circa 360 candidati.
E’ stato un grande momento di partecipazione e confronto sulle politiche sindacali in un momento nel quale la politica ha in parte abdicato al suo ruolo di rappresentanza dei valori e degli interessi generali e che, nella migliore delle ipotesi,si limita a rappresentare la stratificazione degli interessi collettivi, perdendo di vista l’orizzonte della integrazione e della coesione sociale.
Tocca, dunque, al sindacato, pur nella fragilità e nel perimetro sempre più stretto della riduzione dei diritti e delle tutele, difendere coloro che ogni giorno assicurano servizi essenziali all’economia e ai cittadini del nostro paese e della nostra regione.
Per decenni la Pubblica amministrazione ha subito tagli e una campagna di delegittimazione intollerabile.
Durante la Pandemia, però, soprattutto gli operatori sanitari, sono di colpo diventati, ” angeli”, ” eroi”, ma, passata quella immane tragedia, tutto è finito nel dimenticatoio.
La vertenza per il rinnovo dei contratti, infatti, ha dimostrato quanto lo Stato e tutto il Sistema delle Autonomie tenga in conto i suoi dipendenti e quanto la politica non si faccia scrupoli nel ridurre progressivamente le risorse per sostenere il rinnovamento dell’apparato pubblico e per dare dignità a chi lavora.
Al danno, però, dobbiamo aggiungerci la beffa.. Si sparano cifre importanti circa gli incrementi contrattuali che, in realtà non esistono, poichè, in gran parte, rinvengono dai vecchi accordi contrattuali, per mascherare la miseria di 45/ 50 euro medi a fronte di un’inflazione che , nel triennio, è cresciuta di oltre il 16%.
Una cifra, dunque, che copre meno del 6% della perdita del potere d’acquisto. Mai il sindacato ha sottoscritto rinnovi contrattuali inferiori all’inflazione.
Perciò, bene ha fatto la UIL a non firmare e male hanno fatto quelle organizzazioni disposte ad accontentarsi di pochi spiccioli. La UILFPL, pertanto, chiede, intanto,un sostegno per negoziare accordi e rinnovi contrattuali più dignitosi.
Votare la UILFPL, poi, in Basilicata significa rafforzare ulteriormente un sindacato che si batte per l’ingresso dei giovani nella P.A, per superare il precariato, per dare più risorse ai Comuni e alle Province, per realizzare un Piano Sanitario più adeguato ai bisogni di salute dei cittadini lucani.
Appropriatezza, sussidiarietà, efficienza, adeguamento tecnologico, ricerca ed un uso più più rigoroso delle risorse dovranno essere gli assi portanti per un rilancio del Sistema Sanitario lucano.
Ai lavoratori della Sanità e degli Enti locali spetta ora dare forza ora a chi quotidianamente si batte per questi obiettivi, che è sempre presente sui posti di lavoro e che non svende la dignità di chi ancora con passione, sacrificio e professionalità difende gli interessi dei cittadini .
Antonio Guglielmi
Segretario Regionale UILFPL