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Alsia, un podcast sul peperone di Senise

La puntata di "Alsia porte aperte in Podcast" è dedicata alla tecnica di sanificazione del seme, approfondendo il caso studio del Peperone di Senise. Un metodo sostenibile rispetto alla tradizionale concia chimica con fitofarmaci. La puntata è ascoltabile sul canale spotify dell'Alsia

Una nuova puntata di “Alsia Porte Aperte in Podcast” mette in luce un’altra delle attività dell’area ricerca, formazione e servizi avanzati di Alsia.

Questa volta riguarda la tecnica di sanificazione del seme, realizzata come alternativa efficace e sostenibile rispetto alla tradizionale concia chimica con fitofarmaci, contribuendo in modo significativo al miglioramento della qualità lungo tutta la filiera agroalimentare del peperone.

I prodotti fitosanitari, se da un lato offrono una protezione contro i fitopatogeni, dall’altro comportano costi elevati e un impatto ambientale negativo, riducendo la sostenibilità complessiva delle produzioni.

Tuttavia, in assenza di soluzioni alternative, il loro impiego continua a essere una necessità per difendere il seme dalle infezioni.

La presenza di microrganismi patogeni a livello del seme può compromettere la germinazione, rappresentare una fonte di inoculo per malattie fin dalle prime fasi della crescita e introdurre agenti patogeni in ambienti altrimenti sani, con il rischio di ridurre la produzione o comprometterne la qualità.

In questo contesto, l’impiego di nuove tecniche applicate alla filiera del peperone di Senise e a basso impatto ambientale, come quella proposta da Alsia, risulta particolarmente vantaggioso.

La sanificazione del seme non solo elimina i microrganismi presenti sulla superficie, ma contribuisce anche a interrompere lo stato di dormienza, stimolando una maggiore energia germinativa e favorendo lo sviluppo di piantine più competitive, sia nella fase di vivaio che dopo il trapianto in pieno campo.

La metodica messa a punto da Alsia, specificamente applicata all’ecotipo del peperone di Senise, prevede trattamenti con soluzioni acquose a base di clorine e detergenti, che vengono completamente rimosse al termine del ciclo.

I risultati ottenuti evidenziano come questa tecnica, oltre ad essere economica e rispettosa dell’ambiente, favorisca la crescita delle piante, stimoli le difese naturali, e migliori la loro capacità di competere con infestanti e patogeni presenti in campo, con un impatto positivo sulla resa e sulla qualità commerciale delle bacche prodotte.

Il podcast può essere ascoltato sul  canale Spotify dell’Alsia

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