POLITICA

CHIORAZZO (BCC): “IL LAVORO SE NON È DIGNITOSO, NON È LAVORO

LA BASILICATA DEVE RIPARTIRE DAI TERRITORI PER UN’OCCUPAZIONE BUONA E STABILE”

“In occasione della giornata che celebra il lavoro come fondamento della nostra Repubblica, sento il dovere di ribadire con forza che non può esserci vera festa senza giustizia sociale, sicurezza e dignità per ogni lavoratrice e lavoratore”. È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando la sua partecipazione alle celebrazioni del Primo Maggio a Matera e a Senise.

“Con la mia presenza – ha sottolineato Chiorazzo – voglio testimoniare la volontà di essere vicino ai territori e alle comunità locali, che rappresentano il motore dello sviluppo e della coesione sociale della nostra regione. Da qui bisogna ripartire per costruire politiche occupazionali fondate sulla valorizzazione delle vocazioni locali, il sostegno alle imprese e l’accesso al credito, puntando su formazione, innovazione e semplificazione”.

 “Nel suo messaggio celebrativo, il presidente della Regione si limita a snocciolare dati allarmanti, come l’aumento del 55% dei lavoratori a bassa retribuzione, senza spiegare ai lucani quali azioni concrete stia mettendo in campo il governo regionale e la maggioranza di centro destra per contrastare questa deriva. Anziché recitare statistiche come in un bollettino staccato dalla realtà, dovrebbe dire chiaramente cosa sta facendo per creare lavoro stabile, dignitoso e ben retribuito. E soprattutto dovrebbe spiegare perché le risorse, comprese quelle derivanti dagli accordi con le compagnie petrolifere, vengono impiegate per tamponare le falle di una sanità regionale in affanno, anziché essere investite nello sviluppo produttivo e occupazionale della Basilicata”.

“La Basilicata – ha proseguito Chiorazzo –  è tra le regioni con il più alto tasso di incidenti sul lavoro. È un dato inaccettabile. La sicurezza non è un costo, ma un diritto. Servono investimenti in prevenzione, formazione e controlli. Le istituzioni, a partire dalla Regione, devono assumersi fino in fondo questa responsabilità. La Basilicata deve essere protagonista della transizione in corso, valorizzando i nuovi lavori legati al digitale, alla tecnologia e alla sostenibilità. Dobbiamo creare le condizioni affinché i nostri giovani possano costruirsi un futuro qui, senza essere costretti ad andare via”.

“Il lavoro – ha concluso Chiorazzo – se non è dignitoso, non è lavoro. Serve un piano lucano per il lavoro buono: stabile, giusto, con reali tutele e opportunità di crescita. Un lavoro che restituisca senso ed emancipazione, come recita il titolo della manifestazione di Senise. È nostro dovere trasformare queste parole in azione quotidiana e concreta. Il mio impegno, e quello di Basilicata Casa Comune, continuerà ad andare in questa direzione: per una Basilicata dove lavorare non sia un rischio, ma un diritto garantito”.

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